Rabbia famiglia Nervi: diffidato Commisso

Il contrattacco della fondazione che porta il nome dell’architetto che progettò il Franchi dopo le parole del patron contro lo stadio

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di Iacopo Nathan

"Abbiamo deciso di inviare la diffida ad Acf Fiorentina dopo le parole di ieri".

Che le parole di Rocco Commisso al Fianancial Times, dove apostrofava pesantemente lo stadio Franchi definendolo quantomeno “orrendo“, avrebbero avuto pesanti strascihi si era capito da subito. Le reazioni da subito erano state accese, a partire dalla famiglia Nervi, passando per gli ordini professionali e il parere dei tifosi, criticando modi e termini del patron viola, colpevole di aver usato parole troppo forti. Perchè se l’italiano è plasmabile e utilizzabile in vari modi, “shittest“ in inglese lascia poco spazio alla fantasia.

La fondazione Pier Luigi Nervi, tramite la segretaria generale Elisabetta Margiotta Nervi, già ieri sulle nostre pagine aveva commentato le parole di Commisso, definendole inaccettabili.

"Riteniamo gravissimo che qualcuno si permetta di dire certe cose - proseguiva Margiotta Nervi -. Fa molta rabbia il fatto che lo stadio Franchi venga descritto come una cloaca, con termini e frasi troppo sopra le righe per passare inosservate. Posso solo sperare che la città si faccia sentire, parole come queste ledono all’immagine di Firenze".

Dopo 24 ore di riflessione è arrivata la decisione di passare davvero per le vie legali contro la Fiorentina, aspettando risposte dal presidente in persona.

"Abbiamo deciso di mandare tramite Pec una lettera di diffida alla ACF Fiorentina - spiega Elisabetta Margiotta Nervi -. Le frasi ingiuriose del presidente della società, ledono l’immagine e la reputazione di Pier Luigi Nervi, e questo non è accettabile".

Un attacco che la famiglia e la fondazione non hanno accettato, anche alla luce della portata mediatica che l’intervista al famoso portale ha messo in evidenza.

"Chiediamo che Rocco Commisso risponda di quello che ha detto", chiude Margiotta Nervi.

La Fiorentina, da subito, ha provato a spiegare che le parole di Rocco Commisso siano state mal interpretate, e che si riferisse allo stato di conservazione dell’impianto, e non alla parte architettonica. La società ha inoltre specificato che la rabbia del presidente era rivolta alla gestione politica dell’impianto e di come gli è stato impossibile lavorare liberamente.

Nonostante queste precisazioni, le parole accusatorie di Commisso hanno fatto il giro del mondo, anche per il titolo provocatorio che il Financial Times ha dato all’intervista.Negli ultimi due anni Commisso aveva più volte attaccato lo stadio Franchi, sia dal punto di vista logistico che del mantenimento dell’impianto, chiedendosi perchè gli venisse impedito di demolirlo.

"Non è il Colosseo o Palazzo Vecchio, io voglio buttare giù tutto e rifarlo come dico io" disse dopo un incontro con il sindaco Nardella in Plazzo Vecchio. Dopo la bocciatura del progetto portato al Ministero delle Belle Arti, datata 15 gennaio 2021, e il conseguente progetto di Nardella per il rifacimento dell’impianto, il presidente viola però aveva abbandonato la tematica stadio, salvo tornarci poche ore fa. E l’ha fatto nel suo stile, senza passare inosservato.

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