"Quelle donne messe come figurine" L’arringa della sindaca neo mamma

"Servono volti conosciuti sul territorio, sosteniamo la candidatura di Elisa Simoni, una di casa nostra"

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Sindaca Mugnai, ha scritto al segretario Letta per risollevare la questione femminile nel Pd. Una bega irrisolta?

"Sì, così davvero non va. Ma si rende conto quanto è paradossale? Il centrosinistra è in difficoltà sulle donne, dall’Europa alla Toscana, molto più delle Destre. E se escludiano l’autorevole figura della segretaria Bonafè, si parla di catapultarne qualcuna da fuori, la figurina mancante da appiccicare sull’album. Per il resto si balbetta".

Ma tipo chi?

"Quando c’era l’accordo con Calenda circolava il nome di Mara Carfagna, una big e, appunto, ex centrodestra".

Questo cosa significa?

"E’ uno dei problemi più grandi del Pd: abbiamo sfide complesse da affrontare come il Pnrr e continuiamo a rinunciare a un pezzo di intelligenza".

Perché?

"C’è un tappo da qualche parte e la questione torna fuori in campagna elettorale come i peperoni dopo cena ma ".

Il potere si tramanda di uomo in uomo?

"Sì, essendoci pochi esempi di donne al potere, le donne la vivono male, a volte hanno paura. Poi quando si misurano sul campo, quelle capaci finiscono loro per fare paura ai competitor uomini".

Qualche autocritica?

"Molto spesso ci sottovalutiamo da sole".

Lei però a 35 anni guida un comune da due legislature...

"All’inizio andavo nelle scuole e mi chiedevano quando arrivava il sindaco, quello vero".

Questo non le ha impedito di ricoprire questo ruolo...

"Sì, ho una figlia di tre mesi: se ci sono i servizi, si riesce a fare. E mio marito ha preso il congedo parentale, dopo 10 giorni dal parto, ero in comune".

La mancanza di appeal del Pd può dipendere anche dalla questione femminile?

"In una battaglia che il centrosinistra dovrà combattere come può farla se non è credibile con donne del territorio?".

La popolazione è molto rosa...

"Le donne possono parlare a un mondo dal quale adesso risultiamo un po’ distanti".

La politica è rimasta un terreno maschilista?

"E’ un soffitto di cristallo che sembra non potersi rompere, a sinistra è avvenuto in maniera più evidente che a destra. E’ emblematico: nostro partito ha necessità di un Coordinamernto delle donne democratiche".

Significa che c’è necessità di qualcuno che le difenda...

"Appunto, che metta in salvaguardia la rappresentanza femminile".

E invece?

"Questo nostro mondo complesso non può più essere rappresentato solo da una una maggioranza di uomini bianchi e di mezz’età. Niente di personale, i candidati maschili sono necessari, e a me la rottamazione non è mai piaciuta. Le nostre comunità però sono un prisma con molte facce. Se vogliamo parlare di parità salariale, di riforma sanitaria, ma anche di ambiente, di digitale, abbiamo bisogno delle donne".

C’è un dibattito acceso sui paracadutati adesso...

"E’ il tema dei collegi sicuri ma questo territorio ha già dato molto. Negli anni ’90 al Mugello arrivò anche Di Pietro. I tempi sono cambiati, non si può contare sul voto di appartenenza, abbiamo bisogno di di facce conosciute su cui fare riferimento".

Lei ha proposto Elisa Simoni

"E’ un nome sul tavolo, è di casa nostra e, insieme ad altri sindaci, la sosteniamo".

A Letta cosa chiede?

"Di non perdere questa occasione. Il Pd ha donne formate e capaci sui territori che ha l’opportunitá di candidare ed eleggere".

Erika Pontini

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