Quarta dose, pochi l’hanno fatta

Grazie alla vaccinazione i casi gravi di Covid sono diminuiti. Ma nonosntante ciò si assiste a una disaffezione alla campagna vaccinale. In Italia sono state somministrate mezzo milione di quarte dosi destinate a fragili e over 80. Poche. La Toscana non fa eccezione: 33mila. Anche la popolazione dei grandi anziani che aveva aderito massicciamente, ora procede con cautela. Nonostante proprio in questa fascia d’eta il contagio sia cresciuto: dal 3% di over 80 coinvolti nei nuovi casi quotidiani a dicembre e gennaio, la percentuale è salita al 10%.

Che cos’è accaduto? "Con la fine dell’obbligo di green pass e di indossare le mascherine in molti luoghi, c’è una diffusa ed errata percezione che il virus sia scomparso", spiega l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini.

Un atteggiamento rischioso nei confronti di una pandemia che a ogni nuova ondata ci coglie impreparati. Anche se la situazione è complessivamente migliorata, purtroppo non sappiamo ciò che ci aspetta nei mesi a venire, dopo l’estate. Dal Sudafrica agli Usa non arrivano notizie rassicuranti: sottovarianti Omicron stanno determinando la risalita dei contagi proprio in questi Paesi. Ora siamo in un limbo. Sospesi in attesa che vengano prese decisioni. Per la durata degli anticorpi maturati con i vaccini, è già passato troppo tempo dalla dose booster. In particolare proprio per gli over 80. Ma anche per fasce d’età per le quali non è prevista al momento la quarta dose. Si farà? Quando? A chi? "Questo virus cambia rapidamente e ciò che è vero adesso potrebbe non esserlo tra alcuni mesi. Difficile azzardare previsioni", spiega il professor Paolo Bonanni. Le case farmaceutiche stanno tarando il vaccino sulle varianti. In autunno probabilmente ne avremo bisogno.

Ilaria Ulivelli