Covid. Scuola, "Con le nuove quarantene il caos è servito"

Tra i dirigenti scolastici si moltiplicano dubbi e difficoltà. "Obiettivo giusto, ma procedura molto complessa", l'accusa. Da mercoledì, nella nostra regione si inizierà ad utilizzare il Qr code per gestire le quarantene nelle classi

Cambia la quarantena nelle scuole

Cambia la quarantena nelle scuole

Firenze, 15 novembre 2021 - E’ caos nelle scuole riguardo alle nuove norme che regolano le quarantene. “Un gran pasticcio - non usa mezzi termini Paola Mannara, che guida il comprensivo Beato Angelico -. La ratio del provvedimento è giusta, ma ho paura che alla fine andrà peggio di prima. È tutto molto caotico. Non c’è chiarezza nemmeno riguardo al rientro in classe? Io ho capito che non appena uno studente risulta negativo posso ri-accoglierlo a scuola. Non vedo scritto da nessuna parte che debba aspettare che tutta la classe sia negativa. Non parliamo poi dell’aggravio di lavoro per noi dirigenti e per le nostre segreterie. Per quanto riguarda la nostra scuola, ad ogni modo, noi siamo pronti. Vedremo se da domani l’altro arriverà il Qr code. Incrociamo le dita e auguriamoci che vada tutto per il meglio, per il bene della didattica e dei nostri ragazzi. Per i comprensivi è davvero cervellotico. Ci sono norme diverse per l’infanzia, per gli studenti under 12 e per quelli che invece possono vaccinarsi. Una volta appurato il caso di positività in una classe, poi, dipenderà anche dal fatto che alcuni alunni faranno l’antigenico, altri il test molecolare. I tempi di risposta sono diversi”.

Non solo. “La difficoltà deriva dal fatto che l’inserimento dei contatti e dei recapiti delle famiglie può farlo solo il dirigente, col proprio Spid. Un lavoro che non può esser delegato - osserva Marco Menicatti, dirigente del comprensivo Barsanti -. Da una parte, la procedura ci impone rapidità per diminuire il numero di classi in Dad, e questa è una buona cosa, dall’altra però riversa solo sul preside l’azione chiave. Ad ogni modo, se tutto funzionerà saremo i primi ad esser contenti”. Scuote la testa Claudio Gaudio della Cisl: “I cambiamenti in corso d’opera non fanno bene alla scuola - punta il dito -. Per l’ennesima volta, le scuole sono caricate di ulteriori adempimenti. Il risultato poi non è detto che sia positivo… In attesa dei risultati del tampone 0, come minimo si perdono due giorni di scuola, durante i quali di fatto non si fa niente. Ecco, se ogni volta che c’è un positivo si buttano al vento due giorni…. Non so alla fine dove sia il guadagno. Ad ogni modo, attendiamo i fatti. Nessuno ha mai amato la Dad. Speriamo che la novità funzioni”.

Dal 17 novembre nella nostra regione si inizierà ad utilizzare il Qr code per gestire la quarantena a scuola. Insomma, non appena scoppia un caso in una classe, il preside comunicherà la lista di tutti i compagni e dei professori rimasti almeno 4 ore nell’aula all’Asl. Contemporaneamente via mail avviserà alunni e genitori. A quel punto, dal sistema informatico regionale partiranno altre mail alle famiglie con allegati i Qr code dei due tamponi: quello da far subito e quello dopo 5 giorni. Così, gli alunni potranno fare il test con corsia preferenziale. I risultati saranno poi trasmessi automaticamente alla Asl, alla scuola e ovviamente allo stesso studente. A lui arriverà anche una lettera con il certificato standard per il rientro a scuola. Prima di utilizzare quel documento, però, c’è da attendere il via libera dall’Asl, che ha il quadro di tutta la classe in questione.

Il nuovo protocollo prevede provvedimenti diversi a seconda della fascia d'età degli alunni e dello status vaccinale. In presenza di un caso positivo, i compagni di classe faranno un test il prima possibile, definito "T0", e se il risultato è negativo si potrà rientrare a scuola, e poi uno dopo 5 giorni; nel caso di due positivi i vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi faranno la sorveglianza con testing, i non vaccinati la quarantena; nel caso di tre positivi andrà in quarantena tutta la classe. Un caso ancora diverso è quello dei servizi dell'infanzia: per i più piccoli è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni, al termine della quale dovranno effettuare un test; per i loro insegnanti la valutazione è in carico alle autorità sanitarie, dipende da tempo di permanenza nella stanza e dal contatto diretto con il caso positivo.