Quando Firenze era una capitale dell’industria

Pietro

Causarano *

Firenze, sia come città che come area più vasta, ha rappresentato per molti aspetti il cuore industriale della nostra regione nel ‘900. È stata davvero una città di fabbriche, di opifici, di officine

e soprattutto di operai

e artigiani. Di tutto questo oggi si è persa la memoria dopo la grande trasformazione che ha segnato il passaggio di secolo. Sparite fisicamente le vestigia urbane dell’industria, spesso rischiano di scomparire anche le tracce documentarie e archivistiche attraverso cui sarebbe possibile farne la storia. Proprio per questo, per non disperdere un patrimonio di ricchezza comunitaria, l’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età Contemporanea ha organizzato una serie di conferenze su Firenze, città delle fabbriche. Ci si è concentrati sulla “mappatura” delle presenze industriali e artigianali nella città del dopoguerra e nella sua prima cintura urbana e sugli archivi sindacali. Si è poi affrontata la storia delle fabbriche più importanti – dalla Pignone alla Galieo – tra Rifredi, Novoli e Scandicci. L’ultimo incontro sarà dedicato alla Richard Ginori, una fabbrica che ha segnato e continua a caratterizzare un territorio. L’appuntamento è fissato per mercoledì alle 17, alla biblioteca Ragionieri di Sesto Fiorentino. Intervengono Tomaso Montanari, presidente della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, Beatrice Mazzanti dell’Università di Firenze, Gianna Bandini e Antonio Fanelli dell’Università di Roma. Questa bella esperienza, sostenuta dall’assessorato alla cultura del Comune, vede la collaborazione originale di una pluralità di soggetti scientifici e culturali (Fondazione Valore Lavoro, Istituto De Martino, Istituto Gramsci Toscano, Società Italiana di Storia del Lavoro) e di attori sociali ed economici del territorio (Camera del Lavoro di Firenze, Sms di Rifredi, Museo Ginori). Una rete efficace, impegnata a salvaguardare la memoria per guardare con maggiore coraggio al futuro.

* Professore associatodi Storia dell’educazioneall’Università di Firenze

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