Come dare la "brutta notizia"? Da oggi accanto al chirurgo c'è lo psico-oncologo

L'ambulatorio parte da Santa Maria Nuova ma sarà poi esteso a tutte le strutture oncologiche della Asl Toscana Centro

Medici

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Firenze, 13  – “La consegna del referto istologico rappresenta l’entrata in scena della malattia. Si tratta di una modalità aggressiva, che ‘attacca’ e spezza l’equilibrio sia fisico che psichico del paziente. In molti descrivono questo momento con l’immagine di una bomba che esplode. La prima reazione che spesso il paziente, rispetto ad una realtà che appare troppo dura da accettare mette in atto, è una temporanea scissione da sé: ‘Avevo la sensazione che non stesse capitando a me’. È una delle frasi ricorrenti in questo frangente”. Lo racconta la dottoressa Lucia Caligiani, direttore della unità operativa di psiconcologia, la struttura che, da anni, offre servizi di supporto ai pazienti, ai loro familiari e anche agli operatori del dipartimento oncologico.

Ora questo supporto viene offerto anche ai chirurghi che non saranno più soli di fronte all’ammalato nel sostenere l’enorme carico emotivo legato alla comunicazione della “cattiva notizia”. L’esperienza, per il momento, viene attivata all’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze dove è stato realizzato un ambulatorio specifico, aperto una volta a settimana, che va ad integrare l’attività dell’ambulatorio oncologico multidisciplinare, di cui fanno parte i chirurghi del reparto diretto dal dottor Marcello Lucchese, e gli oncologi diretti dal dottor Fabio Lanini; nel nuovo ambulatorio è prevista la presenza contemporanea della dottoressa Elisabetta Surrenti, responsabile consulente di psicooncologia e dello specialista chirurgo dottor Pietro Tonelli; insieme consegneranno ai pazienti il referto istologico.

“Questa modalità di intervento, che s’inserisce nel più completo e complesso percorso oncologico che viene offerto al paziente- spiega la dottoressa Caligiani- ci permetterà di monitorare fin dall'inizio, attraverso specifici strumenti, l’impatto emotivo che la malattia può provocare nel paziente, nell'intento di prevenire eventuali e/o future derive psicopatologiche e attuare una modalità di intervento che tenga conto del malato nella sua globalità. Abbiamo dunque pensato di iniziare dall'ospedale di Santa Maria Nuova l'esperienza di colloquio congiunto durante la consegna del referto istologico; tale ambulatorio sarà poi progressivamente esteso a tutte le strutture oncologiche degli ospedali dell’Azienda Usl Toscana centro”.

I servizi di psiconcologia hanno come obiettivo quello di favorire l’adattamento al percorso di cura che si trova ad affrontare il paziente, integrando interventi psicoeducativi, psicologici e psicoterapeutici attraverso l’utilizzo di specifici strumenti psioncologici che tengono conto delle diverse caratteristiche psicosociali del paziente e del suo contesto di vita. I direttori dei dipartimenti aziendali oncologico e delle specialistiche chirurgiche, i dottori Luisa Fioretto e Stefano Michelagnoli, sottolineano che di fronte alla malattia oncologica è fondamentale un intervento il più possibile integrato tra tutte le figure professionali che sono coinvolte nel percorso di cura: l’impatto con la malattia è un’esperienza esistenziale totale che tocca tutti gli ambiti della vita del paziente, sia a livello relazionale che individuale. Il servizio di psicoloncologia, inserito nel team multidisciplinare, aiuta a capire ancora meglio la sofferenza del paziente fin dall’inizio e successivamente, momento per momento, ed è così possibile monitorare l’impatto emotivo della malattia e delle terapie ad essa correlate, per garantire una migliore qualità della vita e un’assistenza davvero completa.

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