'Io non rischio', in 87 piazze della Toscana i volontari della protezione civile

La campagna che si terrà il 12 e il 13 ottobre aprirà la prima 'Settimana nazionale della protezione civile'

Protezione civile

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Firenze, 7 ottobre 2019 - Il rischio sismico, alluvione e maremoto non sono uno scherzo. Per questo motivo per due giorni, il 12 e il 13 ottobre, i volontari della protezione civile allestiranno in 87 piazze della Toscana dei punti informativi per sensibilizzare i cittadini sui rischi naturali che interessano il nostro Paese: il 12 coinvolte 33 piazze e il 13 ottobre 60 piazze di 55 comuni delle 10 province toscane. Presenti in totale 654 volontari appositamente formati.

"Io non rischio", è il nome della campagna, giunta quest'anno alla nona edizione che aprirà la prima "Settimana nazionale della protezione civile": sette giorni di eventi e iniziative a livello nazionale e locale nei quali  viene data la possibilità di conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile. Domenica 13 è stata dichiarata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite la giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali: il Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli visiterà alcune piazze della campagna.

Esposta dal 10 ottobre al 3 novembre alle Cascine a Firenze, la mostra itinerante "Terremoti d'Italia", realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, incentrata su uno dei rischi naturali che più interessa il nostro Paese in termini di diffusione: il rischio sismico. All'interno della mostra ci sarà anche uno stand permanente per informare la cittadinanza sui comportamenti da tenere in caso di terremoto.

"Il cittadino è parte attiva del percorso di protezione civile, che deve essere informato e formato su quelle che sono le buone pratiche da seguire in caso di evento – ha detto l'assessore Federica Fratoni - Momenti come questo servono a sviluppare una conoscenza che è fondamentale, in caso di evento, per salvare vite. Lo abbiamo visto anche in Toscana in eventi recenti, se ci fosse stata una maggiore consapevolezza e cultura del rischio da parte dei cittadini, forse alcune conseguenze drammatiche avremmo potuto evitarle".

"Gli obiettivi della campagna sono quelli di aumentare la consapevolezza dei rischi da fronteggiare, soprattutto aumentare la capacità di autoprotezione e indicare buone norme di comportamento in caso di evento calamitoso – ha spiegato il responsabile della protezione civile regionale Bernardo Mazzanti - È questa la chiave per aumentare la capacità, una volta subita l'emergenza, di tornare alla normalità. Unica in Italia, la Regione Toscana ha anche fornito ai volontari, che hanno seguito un corso dedicato, un tesserino identificativo da utilizzare durante la campagna per facilitare la cittadinanza a comprendere chi sia il loro interlocutore e quale sia il ruolo all'interno della campagna. E' stato anche costituito un Albo dei comunicatori 'Io non rischio toscani'".

I NUMERI DELLA TOSCANA -  La campagna INR 2019 in Toscana coinvolge 13 organizzazioni di volontariato a livello nazionale (Ana; Anai, Anc, Anpas, Cisom, Cives, Cri, Fircb, Lares, Misericordie, Psicpopo, Vab, Swrtt) e organizzazioni di volontariato a livello locale (Ass. Vol. Centro scienze naturali Prato, Anpana Lucca e Livorno, Gruppo comunale Sorano, Gruppo comunale Vaiano, Gruppo comunale Castelnuovo Garfagnana, Emergens Prato, Gruppo volontari antincendio Paolo Logli Calci). 

ECCO LA MAPPA DEL 12 OTTOBRE 

ECCO LA MAPPA DEL 13 OTTOBRE 

In Italia l'edizione 2019 coinvolge oltre 5.000 volontari e volontarie appartenenti a 750 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni. "Io non rischio" – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. L'inserimento del rischio maremoto e alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. 

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