Pronto soccorso, i medici di Firenze: “Non bastano gli incentivi economici”

Il presidente dell'Ordine Pietro Dattolo: “I medici, con questi ritmi, non riescono a reggere quotidianamente il lavoro in pronto soccorso”

Il presidente dell'Ordine dei Medici Pietro Dattolo

Il presidente dell'Ordine dei Medici Pietro Dattolo

Firenze, 10 gennaio 2023 - "Gli incentivi economici, per quanto importanti, non possono essere l'unica soluzione. I medici, con questi ritmi, non riescono a reggere quotidianamente il lavoro in pronto soccorso. Non sono limoni da spremere e le energie alla lunga finiscono. Mentre i pazienti sono troppo spesso costretti a lunghe attese prima di essere visitati o ricoverati". Lo ha affermato Pietro Dattolo, presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze e provincia. "Serve una riforma strutturale su più livelli. Non si può contare solo sulla passione di chi lavora in pronto soccorso, occorre dare maggior equilibrio tra ore libere e lavorate, avere spazio per la vita familiare e tempo libero, meno stress, diverse possibilità di carriera, occorre garantire una vita normale fuori dall’ospedale. Gli organici – ha aggiunto Dattolo - vanno potenziati, assumendo con una programmazione adeguata e mirata, aumentando il personale negli ospedali più in difficoltà. Attuiamo la legge Calabria e assumiamo anche gli specializzandi: a 27-30 anni, dopo lunghi anni di formazione, dobbiamo considerarli professionisti del settore a tutti gli effetti". "Confidiamo di poter vedere presto anche gli effetti del Pnrr, con l'introduzione di nuove case di cura intermedie capaci di togliere pressione ai pronto soccorso e migliorare le cure sul territorio – ha concluso Dattolo - . La strada però è ancora lunga e servono quindi anche altri interventi per una situazione che non è solo fiorentina o toscana, ma simile in tutta l'Italia. Abbiamo bisogno quindi di un progetto che parta dall'alto, di revisione dell'intero sistema dell'emergenza-urgenza. La popolazione chiede risposte tempestive ai problemi di salute, su cui c'è maggiore consapevolezza rispetto al passato, e i medici devono poter lavorare con la lucidità e il tempo di cui necessità la medicina".

Niccolò Gramigni

 

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro