Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 7 luglio 2018 - Pensieri, emozioni e pace interiore, nella scuola che forma bambini “felici”. Può essere riassunto in queste poche parole il metodo pedagogico “Alice” fondato da Valentino Giacomin, insegnante e giornalista trevisano che lo ha applicato con successo nelle scuole aperte in India, fin dal 1986. Adesso il progetto, che richiede un'adeguata formazione sui docenti, è sbarcato all'Istituto Comprensivo di Barberino e Tavarnelle, la prima scuola pubblica in Italia ad accogliere l’attività sperimentale. Quella di Alice Project è una scuola che unisce e insegna ad affrontare la vita con la serenità nello spirito e l'armonia con i coetanei e l'ambiente circostante. E i risultati non tardano ad arrivare. E' il caso delle scuole indiane dove crescono gli allievi che superano esami e avanzano nel proprio percorso con risultati di eccellenza, mentre il bullismo è quasi assente. In questi giorni, le prime radici italiane del progetto, finanziato dal Ministero, si stanno appunto costituendo a Tavarnelle Val di Pesa, attraverso una specifica formazione che Giacomin rivolge a una settantina di insegnanti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado, di Barberino, Tavarnelle, San Casciano e altri comuni toscani e italiani. La sperimentazione si avvale del coinvolgimento di una decina di bambini iscritti alle primarie del territorio, attraverso i quali il maestro simula una vera e propria classe Alice Project ed espone ai docenti un complesso di strumenti e metodologie, applicati direttamente ai piccoli. Interessanti e particolari gli esercizi messi in atto. Se infatti la concentrazione e l'attenzione degli alunni, viene rafforzata facendo osservare loro per qualche minuto la luce di una candela, la lettura di parole ed espressioni, ripetute a occhi chiusi al contrario e anche in lingua inglese, stimola invece le capacità cognitive. Incredibile ma vero come l'odiata matematica possa essere appresa attraverso l'accensione di un'originale sequenza di lampadine. Insomma un sistema pedagogico alternativo a quello convenzionale, che sostituisce il nozionismo con la costruzione di ponti tra culture e lingue diverse, in bilico tra Oriente e Occidente. Alle materie tradizionali, quali italiano, matematica, geografia, storia, inglese, affianca infatti filosofia, meditazione, yoga, medicina ayurvedica, agricoltura ed educazione alla spiritualità. “Con questo metodo – spiega Giacomin - i ragazzi sviluppano maggiore capacità di attenzione, buona memoria, più tolleranza e non manifestano problemi di socializzazione e bullismo. Così, i bambini disciplinati di oggi, saranno cittadini responsabili del domani”.
L'attività, condivisa dalla dirigenza scolastica e dall'Unione comunale del Chianti fiorentino “sta già riscontrando commenti positivi sia nei bambini, sia negli adulti, che apprezzano soprattutto l'opportunità di sviluppare la capacità introspettiva” - dichiarano i sindaci Baroncelli e Trentanovi e la dirigente scolastica Paola Salvadori. Tanti i riconoscimenti assegnati a Giacomin nel corso degli anni. Tra i titoli più prestigiosi, quello di Cavaliere della Solidarietà conferito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007 e il sostegno del Dalai Lama.
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