Profughi, i numeri sono in crescita Memorandum per l’accoglienza

Chi arriva deve darne comunicazione entro 48 ore alla questura e al numero verde sanitario. Attesa per i minori che saranno accolti agli Innocenti. Ufficio scolastico provinciale in prima fila

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I cittadini ucraini che si sono rifugiati in Toscana e coloro che vengono a conoscenza dell’arrivo o della presenza di un cittadino ucraino devono, entro 48 ore, effettuare la comunicazione di ospitalità all’autorità locale di pubblica sicurezza (indicando dove sono alloggiati); contattare la questura, in particolare l’ufficio immigrazione per le successive operazioni di identificazione; chiamare il numero verde sanità 800 556060 per lo screening sanitario e il rilascio di certificazione per l’assistenza sanitaria; e in presenza di minori, contattare l’ufficio scolastico provinciale per l’inserimento scolastico (anche tramite i Comuni).

Lo ha deciso la Regione Toscana in un memorandum condiviso con prefetture, Anci e Upi. In particolare, spiega la Regione, le linee guida prevedono che il cittadino ucraino, senza autonoma sistemazione, anche per il tramite del soggetto accompagnatore, si rechi al ‘Punto accoglienza’ più vicino (a Firenze è alla Mercafir) dove sarà registrata la presenza, effettuato il tampone e informata la prefettura territorialmente competente. In caso di esito negativo del tampone, sulla base delle indicazioni della prefettura, il cittadino ucraino sarà indirizzato al Cas di assegnazione o, in caso di indisponibilità, all’albergo di prima accoglienza. In caso di tampone positivo, il punto accoglienza, dopo aver informato la Asl, indirizza il profugo all’albergo sanitario per la successiva presa in carico. Alla negativizzazione del tampone saranno attivate le ordinarie procedure di accoglienza. In caso di arrivo in luogo diverso dal punto accoglienza, il cittadino ucraino anche tramite il soggetto accompagnatore, deve chiamare il numero delle prefetture di riferimento, per fornire i suoi dati e ricevere le informazioni dei percorsi da attivare.

E sono ormai più di 2.500 i profughi ucraini in Toscana. A Firenze siamo intorno ai 130, ma i numeri sono in crescita continua e si è attivato il censimento regionale fatto con protezione civile e prefetture. I numeri sono in crescita costante e la grandissima parte viene per ora accolta nelle famiglie, perché funziona la rete di solidarietà con gli ucraini che vivono e lavorano in Toscana. L’altra notte negli hotel di prima accoglienza hanno dormito in 26. Altri ancora sono stati mandati direttamente nei Cas dalle rispettive prefetture. Anche in Toscana ci si sta organizzando per l’inserimento lavorativo come già annunciato nellle regioni del nord est. La Toscana utilizzerà Arti, l’agenzia regionale che raccoglie e organizza i centri dell’impiego. Di qui l’invito agli imprenditori se hanno disponibilità di posti di lavoro a fare riferimento ai centri per l’impiego.

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