Fatture false, cinque condanne. All'ex deputato Parisi 2 anni e due mesi

Il processo riguardava amministratori di società legate al gruppo editoriale promosso da Denis Verdini

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Firenze, 22 ottobre 2018 - Cinque condanne nel processo per fatture false che vedeva imputati a Firenze amministratori di società legate al gruppo editoriale promosso da Denis Verdini. Pena di 2 anni e due mesi di reclusione per l'ex deputato Massimo Parisi, 1 anno e sei mesi per Samuele Cecconi e Fabrizio Nucci, 1 anni e quattro mesi per Renato Pacca e 1 anno e due mesi per Fabrizio Toti.due anni e 2 mesi

Nei confronti di altri due imputati, Giovanni Luchetti e Pierluigi Picerno, è stato dichiarato il non doversi procedere per avvenuta prescrizione dei reati contestati. Per l'accusa, tra il 2007 e il 2010 gli amministratori condannati avrebbero emesso, nell'ambito delle loro attività societarie, fatture inesistenti per creare delle passività fittizie, fatte poi figurare sia in dichiarazione dei redditi - per un totale di 6,6 milioni di euro - che nelle dichiarazioni dell'Iva - 7,6 milioni - al fine di evadere il fisco.

Le fatture fasulle, oltre 800 quelle finite agli atti del processo, sono tutte intercorse tra le società guidate dagli imputati e attestano rapporti di fornitura di beni e servizi, tra cui inserzioni pubblicitarie, costi della carta e consulenze di vario tipo. Parisi, Cecconi, Nucci, Pacca e Toti sono stati anche condannati, in solido tra loro, al risarcimento dei danni nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, costituitasi parte civile nel processo, da liquidarsi in separata sede civile.

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