Preso il ladro arrampicatore In centro la base col complice

Gli ultimi due raid, un tentato furto e un furto a Vinci, li hanno traditi: due albanesi di 32 e 33 anni sono stati fermati dai ’falchi’ della Mobile guidati dal commissario capo Vincenzo Verrone su ordine del giudice. Fermo di indiziati di delitto convalidato dal giudice Un segno che il contrasto al fenomeno dei furti nelle case – anche nelle periferie, nei comuni limitrofi – non viene trascurato. I due albanesi sono indagati in concorso per la ricettazione di una 500 che ha un certo rilievo in questa storia. La polizia ha ricostruito in maniera dettagliata i loro spostamenti, individuando la base operativa, frequenza e modalità dispostamento. Uno faceva da sostanzialmente da palo, l’altro è decisamente più acrobatico. Gli ultimi due colpi a Vinci in via Guicciardini e in via Ciro Menotti: prima l’acrobata si è arrampicato su una terrazza al 1° piano di uno stabile però nell’abitazione c’era un anziano i due si sono allontanati. Poco dopo medesimo copione e colpo a segno in un altro condominio dove risiede una persona ultraottantenne che non si è accorta di niente. Portati via diversi preziosi. Attravrso una sofisticata indagine tecnica gli investigatori hanno trovato la base d’appoggio dei due, un appartamento tra via Zara e la Stazione. I raid – andata e ritorno – partivano e si concludevano qui. Raggiunta la zona dell’Isolotto in tramvia, i due andavano a prendere la 500, risultata rubata a Terricciola di Pisa. Gli albanesi montavano a bordo e iniziavano così le loro personalissime zingarate. Al ritorno sistemavano la utilitaria parcheggiandola in strade secondarie: così la vettura non dava nell’occhio.

I riscontri sottoposti alla procura dalla Mobile del dirigente Andrea Di Giannantonio sono stati accolti anche dal guiudice e i due restano a Sollicciano.

g.sp.

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