Precariato: presidio per i lavoratori del ministero dell'Interno rimasti senza contratto

In Toscana sono quasi 100 i lavoratori, che si occupavano presso prefetture e questure dei migranti aventi diritto alla regolarizzazione, che hanno visto il loro contratto scadere a fine 2022. Sindacati: "Persone disoccupate e servizi a rischio"

Immigrati in fila per un permesso di soggiorno (foto di repertorio)

Immigrati in fila per un permesso di soggiorno (foto di repertorio)

Firenze, 10 gennaio 2023 - Un presidio per i precari del ministero dell'Interno. In Toscana sono quasi 100 i lavoratori, che si occupavano presso prefetture e questure dei migranti aventi diritto alla regolarizzazione, che hanno visto il loro contratto scadere a fine 2022, senza una proroga. Ecco che Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp hanno dato vita a un presidio oggi a Firenze per chiedere una soluzione. Per i sindacati "vanno tutelati questi addetti, che tra l'altro sono formati e hanno competenze specifiche: è stato un errore non dare continuità al servizio, che era fondamentale nella gestione dell'immigrazione. Adesso queste persone sono senza lavoro, e le questure e le prefetture vedono messa a repentaglio l'attività di un settore così importante e sensibile come quello delle pratiche per i migranti sul fronte dell'emersione". "Chiediamo - dicono i sindacati, - che si dia continuità al lavoro di queste persone, magari rinnovando il contratto tramite le agenzie interinali. Auspichiamo poi che nel medio periodo siano assorbite dal ministero tramite concorsi che riconoscano nei punteggi la preziosissima attività svolta".

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