"Pranzo dai nonni e tata a chiamata Sarà un’impresa"

Mamma e babbo riprendono a lavorare domani Le acrobazie di chi ha un figlio ancora piccolo

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"Felicissima di tornare a dedicarmi alle mie clienti, ma tanto preoccupata per il mio bambino, che da domani sarà con una baby sitter nuova". Tessa Pavi Degli Innocenti parla con noi mentre finisce di sistemare il suo negozio di parrucchiere, ‘Stefano Pavi’, a San Frediano. Domattina alle 9 sarà prontissima, con mascherina, guanti e tutto il necessario per ripartire in sicurezza, a dare finalmente una sistemata ai capelli delle sue clienti. Con lei ci sarà suo papà, Stefano, il fondatore dell’attività, ed il compagno Federico Biagiotti, che si occupa di amministrazione, reception e centro solarium. Una famiglia tra poco impegnata a lavorare a tempo pieno, dunque. Il bimbo della coppia, Francesco, ha 6 anni. "E dopo esser stato così tanto tempo con noi, da domani si ritroverà con una tata nuova…", non nasconde la sua ansia Tessa. "La baby sitter che mi teneva Francesco non poteva - allarga le braccia, - così tramite il passaparola via chat ho trovato un’altra ragazza". Oggi, un giorno prima di ritirare su la saracinesca, la nuova tata andrà un paio di ore a fare conoscenza con Francesco. Sperando che vada tutto bene, la mattina dopo sarà a seguire il bimbo, mentre Tessa e Federico si dirigeranno a lavoro.

"In tre giorni sono riuscita a trovare questa ragazza - sospira la mamma -. Penso di attivare il bonus baby sitter per avere un minimo di aiuto economico. Inizialmente speravo di poter far affidamento su mia madre, ma lei non se l’è sentita di tenere il piccolo. La capisco. Oltretutto si dice che gli anziani andrebbero preservati, no? Ma come devono fare dei genitori che lavorano?". Così, l’idea è quella di "usufruire della tata la mattina, di far pranzare il bimbo dalla nonna e di lasciarlo con lei il pomeriggio". "Se poi mia mamma avrà bisogno, richiamerò la ragazza anche per il pomeriggio".

Lì per lì, Tessa aveva pensato di portare, ogni tanto, il bimbo al negozio. "Ma non sarebbe proprio fattibile - scuote la testa -. È vero che le mie clienti le conosco da una vita. Però qui le persone vengono per rilassarsi, non per sentire gli schiamazzi di un bimbo". In caso di necessità, si è comunque reso disponibile lo zio. "Mio fratello lavora nel turismo e quindi, adesso, è purtroppo più libero - sospira Tessa -. Mentre sistemavo il negozio Francesco è stato con lui". Insomma, ognuno cerca di arrangiarsi come può. "La chiusura delle scuole ha provocato tanti disagi alle famiglie", allarga le braccia la parrucchiera, che adesso spera nei centri estivi. "Me lo auguro anche perchè Francesco l’anno scorso si è divertito". Nel frattempo, Tessa non avrà un minuto di respiro. "Ho l’agenda piena per un mese - sorride -. Durante il lockdown sono sempre rimasta in contatto con le clienti. Per il futuro sono fiduciosa. Quello che è successo ha aumentato la nostra consapevolezza".

Elettra Gullè

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