Prandelli contro il Milan punta forte su Vlahovic e Ribéry

"I problemi di Dusan non sono né fisici, né mentali, ma solo di tempi di inserimento. Franck sia protagonista, ma senza che la squadra dipenda dai lui"

Prandelli indica a Vlahovic e Ribéry come schierarsi in campo

Prandelli indica a Vlahovic e Ribéry come schierarsi in campo

Firenze, 28 novembre 2020 - «Con o senza Ibrahimovic il Milan resta una squadra molto forte, dipenderà da noi riuscire a sfruttare l'assenza dello svedese». Così Cesare Prandelli in attesa di affrontare la capolista domani a San Siro: al contrario della squadra rossonera la Fiorentina ritrova giocatori importanti fra i quali Ribéry e l'ex Bonaventura.«Abbiamo recuperato tutti, ai miei chiedo poche idee ma chiare - ha proseguito il tecnico viola - gruppo - Possiamo pensare di fare una grande partita contro un avversario del calibro del Milan. Ribéry? Deve essere il protagonista della nostra squadra ma evitando di essere dipendenti da lui. La priorità per noi è lo spirito di gruppo, spirito che può portarci a bruciare le tappe».

"Abbiamo la voglia di dimostrare che siamo in crescita ma soprattutto voglio vedere una squadra molto ordinata, molto compatta e che quando c'è da fare pressione, lo fa tutta insieme, che abbia capacità, fantasia e profondità". Sarà una Fiorentina a caccia di conferme positive quella che domani a 'San Siro' proverà contro il Milan, a dare continuità al successo che le ha permesso di passare il turno in Coppa Italia dopo aver sconfitto a domicilio l'Udinese. Contro il Milan "dobbiamo assolutamente pensare di fare una grande prestazione contro una squadra che ormai gioca in maniera fluida, sa gestire tutte le situazioni che si verificano durante la partita, una squadra matura e completa, sarà' un test molto significativo per noi - ha proseguito Prandelli -. A prescindere da Ibrahimovic il Milan è competitivo come collettivo, una squadra molto forte".

Possibile che contro il Milan venga riproposto in attacco Dusan Vlahovic. "E' una settimana che lo alleno, sono stato chiaro con lui, ho analizzato le partite che ho visto, gli ho detto le cose che secondo me deve migliorare, lo sta facendo con grande convinzione - ha sottolineato Prandelli parlando del giovane attaccante serbo -. Chiaro che il giudizio sulla prestazione è sempre rapportato alle reti. Due-tre opportunità importanti le ha avute, se avesse fatto gol probabilmente il giudizio sarebbe stato diverso ma la disponibilità me l'ha data al 100% e quindi sono contento. Non è un problema fisico il suo, nè mentale ma è un problema dei tempi di smarcamento, un fatto puramente tecnico". 

"Sarebbe assurdo pensare a qualcosa di diverso se non arrivare velocemente a quaranta punti. Non possiamo fare voli di fantasia, la classifica è quella che è. In questo momento la priorità è diventare squadra, essere un gruppo con le idee chiare. Poi è tutta una conseguenza. Se continueremo a fare prestazioni importanti aumentera' l'autostima. Quando i pensieri saranno chiari sono convinto che questa squadra potrà anche bruciare le tappe".

A guidare la formazione rossonera domani sara' ancora Daniele Bonera, un ex giocatore che Prandelli conosce molto bene.  "Non mi sorprendo a trovarlo su una panchina perché è' sempre stato un ragazzo che usa la testa e che così' ha fatto carriera -ha sottolineato Prandelli parlando del suo ex calciatore -. Era uno dei pochi giocatori pensanti a 360 gradi, ha ricoperto tutti i ruoli della difesa, vedeva gioco, e' un passaggio naturale vederlo come collaboratore tecnico, poi in futuro fara' sicuramente il primo allenatore. Pioli? Con Stefano abbiamo sempre avuto un buon rapporto, non ci si frequenta per tanti motivi ma l'ho sempre considerato un allenatore pragmatico, capace di trasformare le squadre in difficoltà, di dare loro un senso, facendole giocare un calcio propositivo e piacevole". 

 

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