Porta al Prato: "Una telecamera in quel punto"

La preoccupazione dei residenti dopo la guerriglia di sabato a colpi di coltello. Il comitato: "Filmiamo ogni episodio, ora ascoltateci"

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FIRENZE

Nella chat del comitato Zona Teatro Comunale, il sangue che ha macchiato il marciapiede di viale Fratelli Rosselli è sgorgato in diretta, o quasi. Le sentinelle del quartiere, quelli che il due febbraio scorso avevano passeggiato, per protesta contro i danni alle auto e il degrado in generale della zona (e che a breve potrebbero manifestare di nuovo), hanno filmato tutto anche stavolta, loro malgrado: le bande che si sono fronteggiate di fronte alla fermata della tramvia, lato opposto della stazione Leopolda. Feriti, e denunciati per lesioni, i due protagonisti del Far West di sabato sera, contuso anche un poliziotto della Stradale che, trovandosi lì, ha cercato di dividere i contendendi, uno dei quali armato anche di un coltellino.

"Proprio su quel punto - dice Maria Cristina Paoli, avvocato e presidente del comitato - abbiamo più volte chiesto l’installazione di una telecamera. Si sono succeduti tre diversi assessori alla sicurezza, ma niente". La telecamera, che, suggerisce ancora la presidente, potrebbe trovare posto sulla Torre del Serpe ed essere puntata in direzione della fermata. Che è un punto di ritrovo, un crocevia, luogo di appuntamenti fra pusher e cliente o fra lo spacciatore e il suo grossista. Tutto questo per la vicinanza alle Cascine, altra ’zona rossa’. "Ci hanno risposto che la telecamera c’è, lungo il viale, di quelle brandeggiabili. Ma se non è orientata sul punto quando accade qualcosa, a cosa serve?", si chiede ancora la rappresentante dei residenti.

Altro punto “sensibile“, è la passerella che connette piazzale Vittorio Veneto: qui, ultimamente, si sono verificate delle aggressioni. Soprattutto le donne, hanno paura. Ed episodi come quello di sabato non contribuiscono certo a rasserenare gli animi. Tutt’altro.

Tornando al duello di sabato, ufficialmente i due protagonisti hanno detto che l’oggetto del contendere era una bicicletta. Ma pare difficile crederci. I due feriti sono un albanese di 28 anni, che risulta sconosciuto agli archivi di polizia ma sprovvisto dei documenti, e un gambiano di 32, che invece è noto per precedenti episodi di spaccio e reati contro il patrimonio. In passato era stato anche sottoposto dal giudice alla “messa alla prova“, forma alternativa per scontare una pena.

Per l’albanese, trasportato all’ospedale di Torregalli, sono stati diagnosticati trenta giorni di prognosi per trauma cranico e toracico e per una lesione tendinea alla mano mentre per il gambiano (medicato a Santa Maria Nuova), i giorni di prognosi sono stati 21 per una ferita al torace. Il 118 ha soccorso anche il poliziotto che ha tentato di far da paciere: per lui sette giorni.

Il lavoro della polizia non è ancora concluso. Grazie proprio ai video in circolazione, è in corso l’individuazione di tutti i presenti. E anche il “vero“ movente di quel duello rusticano, sotto le finestre dei residenti e davanti agli occhi di chi aspettava la tramvia.

ste.bro.

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