di Paolo Guidotti
Le chiamano ‘aree interne’. E ora sta per arrivare un buon gruzzolo di finanziamenti. Ieri mattina in Regione a Firenze, la vicepresidente Stefania Saccardi e Vito Maida, presidente dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, quale capofila, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, che riguarda il Mugello, il Valdarno-Val di Sieve, e la Val di Bisenzio. Erano presenti anche Tommaso Triberti, sindaco di Marradi, e consigliere del presidente Giani per le politche delle aree interne, e Giampaolo Buti, sindaco di Firenzuola, e assessore che segue questo settore in Unione dei Comuni del Mugello.
Aree interne, ovvero con problemi legati allo spopolamento, alla mancanza di risorse e di servizi. E infatti l’accordo prevede interventi per circa 7 milioni e mezzo di euro, finalizzati a contrastare il declino demografico e rilanciare lo sviluppo ed i servizi di queste aree attraverso l’impiego di fondi statali (3,7 milioni) e fondi europei e regionali (3,7 milioni). Interesserà complessivamente diciotto comuni: Barberino di Mugello, Borgo S.Lorenzo, Cantagallo, Dicomano, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaiano, Vicchio, Vernio. La ricetta per fermare il declino delle aree interne, non semplice, punta sul miglioramento dei servizi pubblici essenziali: scuola, sanità e trasporti per assicurare condizioni di vita adeguate; e a favorire lo sviluppo economico, attraverso agroalimentare, turismo, cultura, paesaggio ed energia.
"Un momento importante – ha detto il sindaco Maida presidente dell’Unione Valdarno Valdisieve – che porterà benefici importanti, su servizi e strutture, ai cittadini che vivono nelle nostre aree e in particolare quelle più distanti e marginali. Il ringraziamento alla vicepresidente Saccardi per l’impegno e la determinazione fin da subito e al sindaco Triberti per il grande impegno. Ora lavoriamo per concretizzare nel più breve tempo possibile la strategia". Triberti lo sottolinea: "I nostri sono quei luoghi senza i quali molti dei beni e servizi di cui usufruiscono i territori del fondovalle non esisterebbero e per questo dobbiamo modificare il paradigma nel rapporto tra città e zone rurali o montane". E il sindaco di Firenzuola Buti ha aggiunto: "Sono investimenti consistenti per migliorare e potenziare servizi a favore dei cittadini, dai bambini agli anziani, e delle imprese in aree più periferiche e fragili, per spingere lo sviluppo di esse e del territorio intero".
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