Pitti Uomo a riflettori spenti, senza ingorghi e senza divi

L’ad Raffaello Napoleone: «Apriamo in formato digitale, sperando nell’opzione del salone “fisico“ previsto dal 21 al 23 febbraio»

Brunello Cucinelli ad una delle recenti edizioni di Pitti

Brunello Cucinelli ad una delle recenti edizioni di Pitti

Firenze , 12 gennaio 2021 - Niente ingorghi attorno alla Fortezza da Basso, niente caccia ai pass per le feste esclusive, niente tipi eccentrici a spasso per la città, niente personaggi celebri in veste di testimonial per i brand più noti. Anche la moda ai tempi del Covid è costretta a spegnere i riflettori e a rifugiarsi sul web. Così, la 99° edizione di Pitti Uomo apre oggi (collezione autunno inverno 2021-22) senza che Firenze se ne accorga. Senza l’euforia di una città che accende le luci dei suoi palazzi più eleganti per ospitare sfilate ed eventi mondani, e senza il via vai di buyer che riempono hotel, ristoranti e negozi. Con Pitti Uomo, per due volte l’anno, a gennaio e a giugno è “vendemmia“ per tutti.

«Apriamo il formato digitale della 99esima edizione di Pitti Uomo - spiega Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine – che resterà online sino a fine marzo, grazie anche al prezioso appoggio che Agenzia Ice e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ci hanno confermato».

Al tempo stesso si tiene aperta l’opzione fisica dal 21 al 23 febbraio, una specie di soluzione ibrida per ampliare la copertura mediatica, rafforzare l’impatto promozionale e commerciale. Tutto ciò in attesa delle disposizioni in materia di fiere del prossimo Dpcm, previsto per la fine della prossima settimana. «Siamo pronti su entrambi i fronti - conclude Napoleone –, consapevoli della situazione e orgogliosi delle circa 250 aziende che ci hanno dato fiducia in questa temperie e vogliono lavorare con noi».

Il direttore generale Agostino Poletto spiega che in questa edizione Pitti Uomo sarà articolato in tre macro aree : il mondo classico-contemporaneo, lo sportswear e l’outdoor, la ricerca: «Il baricentro di questa edizione è giocoforza italiano – sottolinea Poletto – e siamo felici dell’impegno profuso da un gruppo molto qualificato di campioni nazionali per animare il salone con live streaming, eventi speciali e una costante comunicazione. Ma voglio ringraziare quegli espositori esteri che, nonostante le difficoltà, hanno deciso di partecipare».

Il taglio del nastro, se pur virtuale, sarà stamani alle 10 da “casa“ di Brunello Cucinelli a Solomeo in provincia di Perugia, uno dei marchi di riferimento di Pitti Uomo e campione del menswear italiano riconosciuto a livello globale.

Olga Mugnaini

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