Caramello, rose e gomme infuocate. Pitti Fragranze, cultura del profumo

La ventesima edizione in scena alla Stazione Leopolda fino a domenica

Laura Bosetti Tonatto tra i petali di rosa

Laura Bosetti Tonatto tra i petali di rosa

Firenze, 17 settembre 2022 - ​C’è il profumo che sa di asfalto e di gomme infuocate di Harley Davidson (si chiama Zoe ed è distribuito da Ominia di Fabrizio Tagliacarne), c’è quello al caramello salato (Rame, sempre scuderia Omnia, con note di cioccolato), ci sono i flaconi preziosi di Mutis, un marchio colombiano ma con manifattura italiana che si rifà alle ricerche dell’omonimo botanico colombiano del Settecento di cui è direttore creativo Hanssen David Diaz. E poi c’è Sacred, ultimo nato nella scuderia di essenze d’eccellenza Parfuméide “disegnate” da Alba Chiara De Vitis naso che lavora a Firenze e che ha presentato una collezione intorno al profumo di ginepro ispirato alla tradizione tardo medievale toscana. “Fuori dalle porte un tempo veniva appeso un ramoscello di Ginepro per scacciare i ladri e gli spiriti cattivi”, spiega Alba Chiara davanti alla sua collezione olfattiva all’edizione numero 20 di Pitti Fragranze in scena alla Stazione Leopolda fino a domenica con 160 produttori di profumi alti di gamma e di ricerca, di nicchia ormai significa troppo poco. Perchè qui c’è molta ricerca oltre che tanta cultura. Spiccano anche le candele di Carola Altamura che si firma Carola tra i trulli e mette le sue novità dentro trulli di ceramica colorata. Cinque giovani hanno fondato il marchio Permano specializzato nella cura delle mano e si sono ritrovati tutti insieme in questo progetto per Evo srl un anno e mezzo fa in piena pandemia: ecco gli igienizzanti nel flacone di alluminio riciclato, crema mani, tutto quello che serve per la loro cura . Molto bella la conversazioni di Laura Bosetti Tonatto sulla Rosa di Taif la più preziosa e rara, e bello stare ad ascoltare lei, famoso naso di Torino ma ora basata a Roma, raccontare del profumo esclusivo creato nel 2008 per la Regina Elsabetta II. “Quando ho saputo che non c’era più ho distrutto la formula. Quel profumo era solo suo”, racconta la creatrice di Essenzialmente

Eva Desiderio

 

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