Caos Peretola. "Così non va, danni per milioni. C’è bisogno di una nuova pista"

L’ira del presidente Marco Carrai: "Tutte le volte la stessa storia"

Il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai

Il presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai

Firenze, 12 agosto 2017 - "E’ l'ennesima dimostrazione che Firenze ha bisogno della nuova pista". Per Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, è stato davvero un venerdì nero: da una parte il Vespucci impraticabile per il vento, e dall’altra Pisa con pesanti ritardi per il radar militare fuori servizio.

Presidente, ma possibile basti poco più di una brezza per impedire ai piloti di atterrare a Peretola?

"Purtroppo è così, perché a Firenze si atterra solo verso Monte Morello e la manovra è difficilissima quando c’è il vento in coda. Va male anche con i decolli, ma per le discese è una disperazione".

E infatti nel venerdì prima di Ferragosto siamo a decine di voli dirottati o cancellati...

"Ecco appunto, provate a immaginare quanto è il danno di una giornata come questa con migliaia di passeggeri da “riproteggere” e aiutare a partire o ad arrivare a destinazione".

Ci dica, quanti sono i danni?

"Centinaia di migliaia di euro diretti e milioni i costi indiretti, sia per la società che gestisce l’aeroporto, sia per le compagnie aeree. Per non parlare del danno di immagine. Come Toscana Aeroporti siamo dispiaciuti e ci scusiamo con tutti i passeggeri, anche se purtroppo non è colpa nostra. C’è solo un modo per evitare tutto questo...".

La pista, immagino.

"Esatto. In giornate così si capisce quali siano i problemi legati a un’infrastruttura inadeguata come quella di Peretola. E questo in un periodo di straordinaria crescita per il nostro scalo e un momento di massima affluenza turistica, visto che siamo a pochi giorni da Ferragosto. Se avessimo la nuova pista, nonostante il vento saremmo operativi come tutti gli altri aeroporti italiani. E invece ci troviamo con migliaia di persone in attesa nell’aerostazione...".

Stavolta non vi ha aiutato neppure l’aeroporto “fratello” di Pisa.

"La sfortuna ha voluto che nello stesso giorno si guastasse parzialmente il radar militare, con pensanti ripercussioni per decolli e atterraggi. E quindi non abbiamo potuto spostare al Galilei molti voli in arrivo e in partenza dal Vespucci. Ma ancora una volta abbiamo fatto tutto il possibile per assistere i passeggeri e ringrazio il personale per il grande lavoro svolto".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro