Saranno Francesco Piccolo - in veste di attore col monologo tratto dal saggio ’Son qui: m’ammazzi’ (Einaudi), su come i capisaldi della letteratura hanno contribuito a consolidare il mito della mascolinità - e Beppe Severgnini – in scena accompagnato dalla musica del D&B White Socks Quintet per presentare l’ultimo libro ’Socrate, Agata e il futuro’ (Rizzoli), riflessione sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando – i protagonisti di oggi, seconda giornata de ’La città dei lettori’, il festival di Fondazione CR Firenze a cura di Associazione Wimbledon Aps, con la direzione di Gabriele Ametrano.
Si parte alle 18,30 sul Belvedere di Villa Bardini con Piccolo e la sua inedita rilettura di tredici capolavori che, con i loro protagonisti, sono entrati nelle nostre vite e hanno segnato in maniera indelebile il nostro immaginario, contribuendo a legittimare una certa idea di maschio arrogante, violento e famelico: dallo Zeno di Svevo all’Innominato di Manzoni fino al Principe di Salina di Tomasi di Lampedusa.
Alle 21 in Terrazza spazio a Severgnini con un’opera che invita a "indossare con eleganza la propria età". Da non perdere (ore 19,30) sul Belvedere il talk ’The show must go on’, dedicato alla storia dei Queen attraverso le loro canzoni insieme all’autore di ’Queen Opera Omnia’ (Giunti Editore) Roberto De Ponti, con il supporto di Claudio Tassone.