Maria Serena Quercioli
Cronaca

Campi, piazza Matteotti batte tutti sulle scelte del bilancio di "Contoanchio"

I cittadini con 525 preferenze hanno votato questo progetto per rivedere la piazza. Il Comune ha messo a disposizione 200.000 euro da distribuire su vari progetti. La polemica su questa location però dura da anni. L'opposizione e l'ex sindaco chiedono: "Quanto è stato raccolto per spostare il monumento?"

Una veduta di piazza Matteotti con la fontana della discordia

Campi Bisenzio (Firenze), 17 giugno 2017 - “Contoanchio” quest'anno premia il centro storico di Campi Bisenzio: è il momento di pensare a rivedere piazza Matteotti, mentre i quartiere di Santa Maria e San Lorenzo chiedono anche loro l'acqua gratis con i fontanelli. Un'altissima partecipazione ha accompagnato l'esito delle votazioni del bilancio partecipato, edizione 2017: sono state, infatti, 1976 le preferenze espresse sui progetti. L'iniziativa, alla sua terza edizione, ha coinvolto la zona 1: il centro cittadino, Santa Maria, San Lorenzo e San Martino. Duecentomila euro a disposizione per interventi di importo massimo pari a 40mila euro per singolo progetto, relativi a scuole, viabilità e verde pubblico. Dopo gli incontri pubblici di presentazione, di discussione e di restituzione delle proposte elaborate dai partecipanti, il voto ha decretato i progetti premiati dai cittadini.

A conclusione delle votazioni online e dopo il conteggio dei voti cartacei, il primo progetto votato è risultato “ripartire da piazza Matteotti” premiato da 525 preferenze. Ha raccolto invece 301 voti il progetto per l'installazione di un fontanello a San Lorenzo. La riqualificazione del giardino di via Barberinese ha ottenuto 265 preferenze, seguito con 242 voti dall'installazione di un fontanello a Santa Maria. Rientrano, infine, tra i progetti vincitori la riqualificazione dei giardini della scuola Aurora Gelli a San Martino e il rifacimento del marciapiede di via Buozzi, rispettivamente con 146 e 115 voti.

Piazza Matteotti, una piazza senza pace: su quella che tutti chiamano "Piazza della chiesa" il dibattito è aperto da alcuni anni. Con l'istituzione della Ztl, la piazza fu riqualificata con una nuova pavimentazione, il monumento ai caduti spostato nel giardino di via don Minzoni e a metà piazza collocata una fontana. Al di là dell'estetica relativa al design, il problema è stato che quando scorreva l'acqua, la fontana veniva utilizzata impropriamente (ad esempio i cinesi lavavano le verdure e altro) poi quando è stata svuotata è diventata una sorta di cassonetto.

Nell'inverno 2016 partì una iniziativa di raccolta fondi per ricollocare il monumento ai caduti in piazza Matteotti ed era stata calcolata una spesa di almeno 10.000 (è una struttura in pietra molto pesante). L'iniziativa fu presentata il 13 gennaio 2016 in una affollata conferenza stampa: oltre al sindaco Emiliano Fossi, al vice sindaco Monica Roso e all’assessore Eleonora Ciambellotti c'erano il consigliere comunale Alessandro Consigli e i promotori della raccolta fondi la presidente della Pro Campi Ester Artese, la presidente di Fare centro insieme (di allora) Patrizia Lombardi, Andrea Cantini di Confcommercio, Cristian Domizio di Confesercenti, l'oratorio Totus Tuus e molti commercianti del centro storico. Nei negozi furono distribuite delle scatoline per raccogliere fondi, furono allestiti dei banchi al mercato settimanale. Quanto è stato raccolto in un anno e mezzo? Nessuno lo sa.

La richiesta di chiarezza sui fondi raccolti era stata avanzata più volte sia dal capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola sia dall'ex sindaco Adriano Chini (nella sua legislatura ci fu il restilyng delle piazze del centro storico): “Sono curioso – ha detto poco tempo fa Chini - di conoscere quante furono le risorse introitate e l'utilizzo che ne è stato fatto. In merito al dibattito in corso, sul centro storico e sul destino di piazza Matteotti io ho una proposta da fare: perché non ricostruiamo anche l'edificio dell'ex Banca Toscana in piazza Fra Ristoro?”. La proposta è chiaramente provocatoria. Riguardo agli incassi pare non sia stato raccolto più di 100 euro e se fosse così non si spiega come tutte queste “forze in campo” non hanno prodotto risultati. Possibile tutto questo?

E sul futuro della piazza le idee sono discordanti: chi vorrebbe recuperare qualche posto auto, chi vorrebbe una piazza vivibile, con un pò di verde e pedonale. Nei giorni scorsi anche l'ex assessore (di ormai tanti anni fa ma personaggio sempre attento alle vicende cittadine) Paolo Della Giovampaola ha riproposto il tema del degrado della fontana e di quello in generale della piazza: “E' ad un livello inaccettabile. La gente è maleducata e non ha a cuore il bene pubblico, come se non fosse anche suo. Il senso civico va sviluppato anche da parte di chi amministra. Lo scorso anno voleva smantellarla per riportarvi il monumento, poi ha cambiato idea e ora cerca solo di avere il pretesto per smantellarla e questo stato di degrado gli torna utile. Anche io ero favorevole allo spostamento del monumento ma dal momento che è avvenuto e le risorse economiche sono poche, un buon amministratore dovrebbe pensare a mantenere il materia decorosa il patrimonio del Comune. La fontana può piacere o no ma non è che l'educazione delle persone matura se viene tolta e non è togliendola che elimini il degrado. Non sono riflessioni difficili ma i nostri amministratori sono più interessati a disfare quello che ha fatto il loro “padre” politico che a migliorare la città e poi non sono soldi loro”.

Cosa succederà? Ora si aprirà la fase di discussione del progetto che comunque ha un costo massimo di 40.000 euro e quindi grandi smantellamenti non sono possibili.