Firenze, piazza Leopoldo prigioniera di una baby gang

Droga e caos a ogni ora del giorno e della notte I residenti: "Abbiamo paura anche a chiamare il 112"

Piazza Leopoldo ostaggio di una baby gang

Piazza Leopoldo ostaggio di una baby gang

Firenze, 1 novembre 2021 - Un motorino passa, suona due volte il clacson, fa il giro della piazza e accosta all’angolo tra piazza Leopoldo e via Gianni. Scende un ragazzo, casco ancora in testa, giubbotto ben chiuso, con il bavero a coprire metà del volto. La direzione è chiara, perché con tutti i locali sbarrati, visto che l’orario di chiusura passato da un po’, c’è solo un’attrazione ancora attiva e funzionante in piazza Leopoldo. Da una panchina poco lontano si sentono grida, schiamazzi e soprattutto una musica sparata a decibel da rave da una cassa portatile accompagnata dal chiaro suono di bottiglie di vetro. Ci sono un gruppo di ragazzi a sedere, anche loro ben incappucciati o nascosti da berretti, che aspettano il loro nuovo avventore. Si scambiano il cinque un paio di volte, qualche cenno con la testa e un qualche saluto, poi il ragazzo riprende la via del motorino con rapidità.  

«La situazione è paradossale – racconta Giulia, una residente di piazza Leopoldo, che tutte le sere assiste a scene simili –. Un gruppo di ragazzi ha preso quella panchina come piazza di spaccio. Abbiamo scoperto che hanno cambiato zona da poco, prima erano ai giardini della Fortezza, ma da quando hanno aperto il bar ci sono troppi controlli". Non vuole farsi fotografare perché ha paura di ripercussioni, e cerca di rimanere più anonima possibile, perché ci sono già stati molti episodi di violenza. "Abbiamo chiamato anche i carabinieri varie volte, ma appena li vedono arrivare scappano in bicicletta, e poco dopo tornano – continua –. Noi residenti abbiamo paura anche a chiamare le forze dell’ordine. Ci aspettano sotto casa se si accorgono che chiamiamo qualcuno o se facciamo foto o video, hanno sputato in faccia a una ragazza, graffiato le ma cchine e rovesciato i cestini".  

«Non riusciamo più a dormire – racconta Franco, un altro residente –. Tutte le notti questi ragazzi arrivano verso le 2 con casse di birra, superalcolici e musica a tutto volume. C’è un gran via vai di persone, stanno pochi minuti e se ne vanno. Sinceramente abbiamo paura per quello che fanno, ma ce lo immaginiamo, e per di più sono molto violenti, hanno picchiato anche chi ha provato a dirgli di smettere o di fare più piano". Abbiamo deciso di andare in prima persona a vedere la situazione di un normale lunedì sera, ed effettivamente è preoccupante per il sistema adottato. In cinque su una panchina, tutti con le bici accanto, pronti alla grande fuga in caso di una luce blu all’orizzonte, e un continuo passaggio di giovani e non solo, tutti con le stesse modalità. Tutto questo scandito da musica a volume assordante, birre lanciate per divertimento in mezzo ai giardini e urla sconsiderate. Una situazione che sta rendendo un inferno la vita dei resdenti, in una piazza Leopoldo sempre più in mano a una banda di ragazzini che ne ha preso possesso.  

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