Piazza dei Ciompi si ribella ai pusher: il 7 aprile la festa del rione

Firenze, 22 febbraio 2019 - E’ una battaglia di civiltà quella che lanciano residenti e commercianti, riuniti nell’associazione Tumulto dei Ciompi, il cui nome la dice lunga ricordando la rivolta popolare avvenuta a Firenze tra giugno e agosto del 1378.

Dopo la violenta rissa, che è cominciata sotto il mercato di Sant’Ambrogio ed è finita in piazza dei Ciompi, il quartiere risponde organizzando una festa che si terrà il 7 aprile, dalle 16 alle 20, e sarà aperta a tutta la città con balli, musica e un buffet preparato da locali e abitanti. Un'iniziativa che interesserà tutte le strade della zona e sarà un momento di condivisione e socializzazione perché, per gli organizzatori, un quartiere deve essere vivo e vissuto e solo le luci possono allontanare violenza e degrado.

Una risposta "pacifica a quanto avvenuto il 12 febbraio da parte di una comunità viva che ogni giorno anima tutto il rione" sottolinea Fabio Picchi, patron del Cibreo. Sarà il primo di un calendario di eventi che andranno quindi ad illuminare nascondigli e anfratti dei malviventi. Iniziative che non avranno nulla a che vedere con il mangificio ma saranno di carattere culturale. "Già prima del 12 febbraio – spiega l’architetto Guido Ciompi, presidente dell’associazione Tumulto dei Ciompi – abbiamo segnalato alle autorità competenti la necessità di un sistema di video sorveglianza esteso a tutto il perimetro della piazza, dato che oggi è presente solo sul lato di via Pietrapiana. Il Comune ha garantito che le telecamere verranno installate quanto prima e che saranno collegate alla centrale operativa della polizia. Con questa festa vogliamo dimostrare che al di là dell’appartenenza politica o culturale, tutti noi siamo uniti nell’esprimere il rifiuto alla violenza, alle discriminazioni e al degrado".