REDAZIONE FIRENZE

Personaggi Il cardinale ’mugellano’. Le frequenti visite di Ernest Simoni

Il segretario: "Questi luoghi gli ricordano la sua Albania. Si sente figlio e amico anche di questa terra"

Personaggi Il cardinale ’mugellano’. Le frequenti visite di Ernest Simoni

Ormai da qualche tempo il Mugello ha un ospite speciale, in tanti eventi e manifestazioni religiose. E’ il cardinale albanse Ernest Simoni. Che a dispetto dei suoi 95 anni parte ben volentieri per recarsi in terra mugellana, ovunque lo invitino. Domenica era a celebrare Messa nella pieve di Fagna, a Scarperia, pochi giorni prima invece era nella piccola e lontana frazione di Covigliaio, a Firenzuola. E ovunque vada, sono tante le persone che si muovono per ascoltarlo e per ricevere la sua benedizione. E che gli dimostrano grande affetto. Come la scorsa estate, quando con la sua veste rossa agitata dal vento, si recò sul monte Gazzaro, dove era stata innalzata una grande croce. E affrontò agevolmente, l’ultima salita fino alla vetta. Di recente invece ha voluto partecipare e celebrare alla festa della Polizia municipale, tenutasi a Scarperia. Era a Borgo San Lorenzo, quando Lions Club Mugello e Comune ospitarono la Banda musicale dei Carabinieri in concerto. Ha celebrato lui la Messa durante la Commemorazione dei defunti nel cimitero della Misericordia borghigiana, ha accolto le reliquie di San Papia martire, ricollocate nella Pieve di Barberino, e varie volte si è fermato a pregare a Montesenario. Così come a Bosco ai Frati, dove sostò davanti all’albero che ricorda la consegna, a sorpresa, delle berretta cardinalizia a San Bonaventura. E avrà ripensato alla sua stessa sorpresa, quando Papa Francesco, all’Angelus, annunciò la decisione di farlo cardinale. Due anni prima, a Tirana, aveva ascoltato, commosso, la sua testimonianza di martire, perseguitato dal regime comunista albanese, condannato a morte, sentenza poi commutata in carcere a vita: don Ernest è stato trent’anni in prigione e ai lavori forzati.

"Il cardinal Simoni – spiega il suo segretario Vieri Lascialfari – viene in Mugello molto volentieri: questa terra gli ricorda la sua Albania, le montagne dove ha svolto il proprio apostolato. Lui ha sempre vissuto in un ambiente rurale". Ora abita a Firenze, dove da molti anni vivono i suoi due nipoti, accolto a braccia aperte dall’Arcivescovo di Firenze Card. Betori. Ma appena può lascia la città: domani sarà a Roma dal Papa, per il Mercoledì delle cenere. E appena possibile, tornerà in Mugello.

Paolo Guidotti