False residenze per avere il permesso di soggiorno, sette a processo

Le indagini coordinate dalla Dda e condotte dalla squadra mobile

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Firenze, 17 gennaio 2020 - Sette persone sono state rinviate a giudizio a Firenze dal gup Gianluca Mancuso dopo un'inchiesta della Dda su un meccanismo di presunte false attestazioni per ottenere permessi di soggiorno.

Le accuse contestate sono, a vario titolo, quelle di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e falsità materiale. A processo vanno cinque uomini e una donna della Somalia e un uomo del Sudan. Prima udienza il 3 febbraio.

Per le indagini, condotte dalla squadra mobile e coordinate dal pm Giuseppina Mione, alcuni indagati avrebbero dichiarato residenze fittizie all'anagrafe comunale e all'ufficio immigrazione della questura così da risultare idonei al rilascio di permessi di soggiorno per motivi umanitari e di titoli di viaggio. In realtà vivevano in stabili occupati tra i quali risulterebbe anche l'edificio di via Spaventa, di proprietà dei Gesuiti, che fu occupato nel gennaio 2017 da somali che in precedenza vivevano in un capannone ex Aiazzone distrutto da un incendio, in cui morì un 44enne connazionale.

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