"Peretola e rifiuti fra le mie priorità"

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Jacopo Cellai, 39 anni, è il capogruppo di Forza Italia in Palazzo Vecchio. Più o meno un anno fa è stato eletto all’unanimità coordinatore cittadino del partito azzurro. E’ candidato nel Collegio Firenze 1.

Cellai, cosa salverebbe di quanto fatto dal governo della Regione uscente?

"Onestamente poco. Non c’è niente che mi abbia colpito in positivo. Anche la gestione dell’emergenza Covid è sì andata meglio che altrove, ma non posso dimenticare che quando dovevano tornare i cinesi dal loro paese e il centrodestra chiedeva di metterli in quarantena, Rossi ci ha accusati di essere dei fascioleghisti.

Cosa invece cambierebbe immediatamente

"Mi impegnerei per la realizzazione dei termovalorizzatori per rendere indipendenti i territori sul fronte dello smaltimento dei rifiuti. Sul fronte delle infrastrutture lavorerei da subito per allungare la pista dell’aeroporto Vespucci. Vorrei anche fosse costruito questo benedetto centro per il rimpatrio dei clandestini. Così come sono convinto siano necessari maggiori finanziamenti da parte della Regione sulle case popolari. Ne sono state costruite poche e in tempi lunghissimi. Credo sia necessario sistemare una volta per tutte il problema della Stazione Foster, magari valorizzando i reali vantaggi per i pendolari".

Ceccardi ha detto: meno Firenze e più Toscana. Lei è d’accordo?

"La Toscana ha le sue specificità e la Regione deve organizzare bene i collegamenti stradali e ferroviari che sono in ritardo. Non solo: devono essere garantiti urbanistica e commercio superando l’attuale visione dirigistica con tempi burocratici allungati, valorizzando invece i progetti che meritano. Dobbiamo accelerare in tutti i modi la possibilità di fare investimenti per creare occupazione".

Una campagna elettorale faticosa?

"Sicuramente faticosa perché sapevi di confrontarti con tanta gente in cassa integrazione e tanti imprenditori che vivono una situazione difficile. La disponibilità alla politica in questo momento non è molta. La cosa bella invece è stata cercare di far capire che i finanziamenti europei, ben gestiti, possono servire a dare le risposte e gli aiuti giusti".

Pa.Fi.

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