’Passione Novecento’, un secolo d’arte

A Palazzo Medici Riccardi opere da Paul Klee a Damien Hirst, sul fil rouge di collezionisti di ieri e di oggi

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Dai mecenati del passato ai collezionisti di oggi, lungo un fil rouge di passione e amore per l’arte. E’ per questo che è stato scelto Palazzo Medici Riccardi, dimora della celebre dinastia fiorentina e dove vissero Cosimo il Vecchio e di Lorenzo Il Magnifico, per la mostra "Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst. Opere da collezioni private", che si apre oggi e prosegue fino all’8 gennaio, a cura di Sergio Risaliti e organizzazione di Mus.e.

E’ un viaggio nel Novecento artistico che parte da De Chirico, Morandi, Savinio, Burri, passando per la Pop art di Warhol e Lichtenstein, e approdando a nomi tra i più celebri nello scenario attuale, come Damien Hirst e Ai Weiwei, e molti altri ancora, che "lega le antiche famiglie dei Sassetti e dei Tornabuoni, dei Medici e dei Doni, dei Gondi e dei Rucellai ai collezionisti privati di oggi - spiega Risaliti - E oggi come ieri il cuore del collezionista batte per i grandi innovatori, artisti che hanno dato vita a nuovi linguaggi e a nuove pratiche, a ricordare come tanto l’arte quanto il collezionismo siano sempre contemporanei".

"Qui a Palazzo Medici Riccardi possiamo dire che il mecenatismo si è sviluppato durante l’epoca rinascimentale con la famiglia dei Medici - ha detto la vicesindaca Alessia Bettini - e si è consacrato poi nei secoli a venire con la presenza di figure del calibro di Stefano Bardini e Frederick Stibbert. E proprio grazie al collezionismo ora è possibile ammirare questi capolavori, in uno straordinario percorso di riscoperta e approfondimento dell’arte del Novecento".

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