Mensola, il nuovo parco di Firenze: avrà 1300 alberi. E difenderà dalle piene dell'Arno

Sopralluogo del sindaco Dario Nardella con il capo del dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli.

Le autorità alla conferenza stampa per il Parco del Mensola

Le autorità alla conferenza stampa per il Parco del Mensola

Firenze, 15 marzo 2019 - Un parco da 1300 alberi, il secondo polmone verde di Firenze dopo le Cascine. E' il Parco del Mensola, per il quale sono in corso una serie di lavori. Il sindaco Dario Nardella ha svolto un sopralluogo insieme al capo del dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli. L’intero progetto del Ponte a Mensola è stato illustrato come ‘best practise’ europea: si tratta infatti di un’iniziativa integrata tra obiettivi ambientali a favore dei cittadini per quanto riguarda il parco e gli obiettivi di sicurezza idrogeologici ovvero le vasche di laminazione. 

“La presenza di Borrelli – ha dichiarato il sindaco - è un messaggio chiaro: Firenze deve essere un modello sul fronte della prevenzione del rischio delle alluvioni e della tutela del rischio idrogeologico. Con la Protezione civile, con il Consorzio di bonifica, con l'assessorato all'ambiente e con la Regione Toscana stiamo realizzando il più ambizioso piano mai fatto negli ultimi 50 anni per prevenire esondazioni non soltanto all'altezza del fiume Arno, ma su tutto il reticolo del fiume. Abbiamo fatto di più in cinque anni che dall’alluvione del 1966, e questo grazie a uno straordinario lavoro di squadra”.

“La zona del Mensola ha aggiunto l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – diventerà il secondo polmone verde della città dopo il Parco delle Cascine, i lavori sono quasi ultimati e vi metteremo a dimore 1300 nuovi alberi, portando così a 13 mila le piantagioni realizzate nel mandato. Inoltre verrà realizzato un parcheggio che renderà più agevole la sosta per gli abitanti della zona”.

Si tratta inoltre di un progetto partecipato dalla popolazione e realizzato nei tempi previsti. Durante la conferenza stampa sono stati ricordati tutti gli investimenti per la messa in sicurezza dell’Arno, ovvero quasi 200 milioni di euro tra casse di espansione, adeguamento delle diga e interventi di mitigazione del rischio idraulico.

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