
di Nicola Di Renzone
La Conferenza dei servizi della Regione ha detto sì alla realizzazione dell’impianto eolico sui crinali di Villore e di Corella. Ora toccherà alla Giunta suggellare con un atto formale il via libera; mentre le associazioni che da tempo combattono contro la prospettiva confermano la volontà di procedere con il ricorso al Tar. La decisione della Conferenza era stata in qualche modo anticipata in ottobre dall’approvazione della Valutazione di impatto ambientale, che aveva però stabilito di eliminare una delle pale (sette invece di otto). Si tratta di generatori alti 99 metri al rotore, con pale di diametro tra i 118 ed i 138 metri. L’energia sarà poi portata tramite un cavidotto interrato fino alla cabina di distribuzione e immessa nella rete ad alta tensione. Tra le questioni dibattute, oltre all’impatto visivo sui crinali, le grandi fondazioni necessarie e la viabilità di avvicinamento per portare i grandi componenti. Tra le realtà che si battono contro l’impianto anche Italia Nostra e Cai Toscana. Che ora denunciano: "Abbiamo più volte descritto i pesantissimi impatti legati alla realizzazione dell’impianto". E accusano: "La conferenza dei servizi e l’inchiesta pubblica hanno messo in evidenza la sintonia tra regione e Agsm (la ditta che ha presentato il progetto, ndr) in totale disprezzo del parere negativo della Soprintendenza". Poi una stoccata: "Siamo coscienti che la via alla realizzazione è stata spianata dai sindaci dei comuni di Vicchio e Dicomano accompagnati dal silenzio assordante della maggioranza". Replica il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa: "La battaglia di tutela non si può fare guardando solo a oggi, ma deve guardare anche alla sostenibilità energetica di domani". E rivolto alle associazioni: "L’operato del Comune risponde a finalità di interesse pubblico, e saremo pronti a difenderci nelle opportune sedi da queste ricorrenti accuse".