Riapre palazzo Portinari, dove abitava Beatrice, musa di Dante: appartamenti e suite

Riapre i battenti lo storico Palazzo Portinari Salviati al suo interno 13 suite, 25 appartamenti, bistrot e il ristorante dello chef stellato Vito Mollica

Palazzo Portinari Salviati

Palazzo Portinari Salviati

Firenze, 7 aprile 2022 - Dal prossimo 15 aprile riaprirà al pubblico Palazzo Portinari Salviati a Firenze. Dopo oltre un decennio di abbandono e quattro anni di lavori per recuperare 12mila metri quadri d'interni, a cui hanno lavorato 300 persone, l'edificio nel centro storico del capoluogo ha nuova vita. Oggi di proprietà di Ldc Group che ne ha curato i lavori le le spese di restauro.

Il palazzo, della seconda metà del '400, è stato commissionato dagli eredi di Folco Portinari, padre di Beatrice, la musa di Dante Alighieri. Nel palazzo sono state realizzate suite, appartamenti, un bistrot e il ristorante di Vito Mollica. "Ci siamo presi cura di questa preziosa testimonianza di storia e di cultura, consapevoli di esserne solo i custodi - ha detto Nelson Chang, amministratore delegato di Ldc Group -. Il recupero di questo palazzo è anzitutto un'operazione di valorizzazione culturale affinché il suo patrimonio possa essere conosciuto e apprezzato da tutti". 

L'intervento di restauro restituisce al pubblico spazi che conservano i cicli di affreschi dedicati all'Odissea e alle storie di Ercole, realizzati da Alessandro Allori e aiuti tra il 1574 e il 1576.  Al piano terra del palazzo, dal 15 aprile aprirà il 'Salotto Portinari Bar & bistrot'. L'edificio, sontuoso sia per l'architettura sia per l'eccellenza dei cicli pittorici e la rarità delle collezioni, che raccoglievano i protagonisti della scena artistica del '400 e del '500: Donatello, Verrocchio, Cellini, Bronzino. Al piano nobile il restauro ha portato alla scoperta di pitture sulle pareti della Galleria, nascoste sotto strati di colore dipinti successivamente. Bisognerà invece attendere per poter vedere la Cappella Salviati consacrata nel 1581, ancora in restauro, la Corte degli Imperatori e sale attigue, dove è in allestimento il ristorante 'Chic Nonnà, dello chef stellato Vito Mollica

I lavori di restauro hanno permesso il recupero anche del piano nobile con gli originali soffitti affrescati a cassettoni che ospiterà una residenza d'epoca con 13 suite. Le camere sono state arredate con pezzi d'antiquariato e opere d'arte acquistati in aste internazionali. Nella parte dell'edificio non caratterizzata da elementi storico-artistici sono stati realizzati appartamenti a uso residenziale. "Metà del Palazzo Portinari - ha spiegato Marco Casarola general manager Italia di Ldc group - ha una destinazione puramente residenziale con 25 appartamenti di cui due terzi già venduti a un mercato straniero e principalmente americano". 

Nelson Chang, amministratore delegato di Ldc Group ha poi spiegato che "Abbiamo previsto di permettere settimanalmente delle visite guidate del palazzo, e dai ricavi faremo delle operazioni di donazione per progetti di riqualificazione e di restauro qui a Firenze".

Per il sindaco di Firenze, Dario Nardella "Con questo recupero diamo una vita nuova a questo palazzo. Questo intervento è considerato un esempio a livello nazionale di come si debba recuperare e restaurare un  palazzo storico. È la dimostrazione di come capitali internazionali possano dare grande lustro al capitale storico della nostra città". 

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