Over 80, scende in campo l’Asl "Tutti vaccinati a metà maggio"

Seconde dosi per completare l’immunizzazione. Giani: "Vogliamo rispettare la tabella di marcia"

Migration

di Lisa Ciardi

Anche le Asl in campo per la vaccinazione degli over 80. La novità è stata annunciata ieri, con l’obiettivo di accelerare la vaccinazione dei più anziani, che in Toscana è ancora troppo indietro. I medici di medicina generale potranno quindi contare sulla collaborazione delle Asl per effettuare le somministrazioni sia a domicilio che in strutture con personale di supporto, messe a disposizione dalle stesse aziende sanitarie. L’obiettivo è riuscire a immunizzare (con la seconda dose) i circa 320mila anziani toscani con più di 80 anni entro metà maggio. "Siamo tutti al lavoro per accelerare la campagna di vaccinazione degli ultraottantenni e rispettare la tabella di marcia che ci siamo dati, nell’intento di azzerare la letalità della pandemia – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani -. Sono certo che possiamo farcela, perché l’organizzazione che abbiamo messo in pista è frutto di un dialogo costruttivo fra tutti i soggetti. Ringrazio i medici di medicina generale e le Asl per il grande lavoro che svolgono ogni giorno e per la loro straordinaria capacità di unire le forze, a tutela della salute di tutti, a partire dai più fragili e dalle persone più esposte al rischio Covid". "Vogliamo dare il massimo contributo alla campagna di vaccinazione degli over 80, che ci sta particolarmente a cuore – hanno detto Alessio Nastruzzi, segretario provinciale di Fimmg e Alessio Lambardi, presidente dello Snami -. E per ottenere questo risultato serve la massima collaborazione di tutti. Accogliamo con favore la disponibilità delle Asl a supportare, su richiesta, quei medici di medicina generale con un numero elevato di assistiti, che si trovassero in difficoltà: tutto questo è finalizzato a garantire il più possibile la salute dei nostri anziani". Sul fronte dei vaccini Moderna, le ultime consegne hanno permesso l’avvio di ulteriori chiamate "ad personam". In particolare 15mila dosi serviranno per i richiami, mentre 20mila andranno a nuove somministrazioni. Al momento si stanno contattando le prime 10mila persone con condizioni di fragilità tali da richiedere appuntamenti personalizzati, per conciliare la vaccinazione con le terapie. Fanno parte della cosiddetta "Categoria A" 19.652 toscani.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro