"Otto condanne ingiuste" Gli antifascisti in piazza

Da Santo Spirito a Sant’Ambrogio contro la sentenza per gli scontri del 2014. Bundu e Palagi: "Fu una gestione irresponsabile dell’ordine pubblico"

FIRENZE

La rabbia antagonista si è sciolta dopo aver raggiunto Sant’Ambrogio. Un corteo, ieri pomeriggio, siglato ’Firenze antifascista’, che si è svolto senza tensioni, partito da Santo Spirito e dipanatosi per il centro per dire no alle condanne per i fatti delle Piagge del 2014: il sei dicembre di quell’anno, nel tentativo di venire a contatto con i rivali di Forza Nuova, un gruppo di antagonisti venne a contatto con le forze dell’ordine. Venerdì, al processo d’appello, sono state confermate otto condanne, anche se ridotte nell’entità della pena, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre sono andati prescritti i reati di adunata sediziosa e porto di strumenti atti a offendere (nella circostanza erano dei bastoni).

I tafferugli con polizia e carabinieri scoppiarono quando vari gruppi della sinistra antagonista e dei centri sociali si riunirono per cercare di avvicinare la concomitante iniziativa di Forza

Nuova. Polizia e carabinieri tennero a distanza le manifestazioni intervenendo con tre cariche di alleggerimento sugli antagonisti che si misero in movimento dai punti di riunione. I video della Digos e dei reparti scientifici, insieme al riconoscimento che gli stessi investigatori riuscirono a fare per identificare i più attivi nei disordini, portarono a un’inchiesta culminata nelle condanne del tribunale a 1 anno per gli otto, mentre altri due furono assolti.

Ma per i consiglieri in Palazzo Vecchio di Sinistra Progetto Comune, Antonella Bundu e Dimitrj Palagi, che hanno partecipato alla manifestazione di ieri, si trattò di una "irresponsabile gestione dell’ordine pubblico permise a Forza Nuova di avere agibilità politica anticostituzionale, a cui si opposero movimenti e realtà politiche. La situazione di forte tensione di quella giornata registrò anche momenti di scontro, per cui le antifasciste e gli antifascisti sono finiti sotto processo, mentre niente è stato fatto dalle istituzioni per sciogliere le organizzazioni di estrema destra, nonostante le recenti promesse. Recentemente il Consiglio comunale ha approvato le modifiche al regolamento di polizia urbana, confermando quella continuità tra i cosiddetti decreti Minniti e quelli Salvini".

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