Firenze, dallo sfruttamento al contratto indeterminato: la storia di Rashed

L'operaio 26enne ha denunciato la sua condizione di lavoro al Filctem Cgil, adesso la sua storia ha un lieto fine

Rashed Abdul (Fotocronache Germogli)

Rashed Abdul (Fotocronache Germogli)

Firenze, 26 maggio 2022 - Ha un lieto fine la storia di Rashed Abdul, l’operaio bengalese che si è ribellato alle condizioni di lavoro in una pelletteria di Campi Bisenzio ed è stato cacciato di casa dal titolare della stessa. Rashed da qualche giorno, grazie all’impegno del sindacato, è stato ricollocato in un’altra pelletteria del territorio, con un contratto a tempo indeterminato.

"Ringraziamo questa azienda, che preferisce restare anonima", dice Alessandro Picchioni di Filctem Cgil. Rashed ha risolto anche il suo problema abitativo: ora vive con un connazionale, in una soluzione trovata grazie all’aiuto di associazioni impegnate nell’integrazione. La Filctem Cgil sta fornendo a Rashed anche assistenza legale: si pensa a un ricorso per sfruttamento lavorativo contro la pelletteria da cui è venuto via. "Questa vicenda insegna che occorre un modello che faccia emergere le denunce sulle condizioni di lavoro, nell’interesse dei lavoratori, delle aziende in regola e dell’intero sistema moda", conclude Picchioni.

La vicenda

Rashed Abdul, operaio di 26 anni, originario del Bangladesh, in Italia dal 2013. Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 ha iniziato a lavorare alla pelletteria "Blc srl" di via Nenni a Campi, nella zona industriale di Capalle. Ora si è licenziato per giusta causa. Lavorava dalle 8 di mattina fino alle 21, un'ora per pranzare, da lunedì alla domenica per uno stipendio da mille euro.

"Ho dovuto lavorare con il Covid e i giorni di assenza sono risultati come malattia" è quanto ha raccontato il giovane. L'uomo ha detto basta a lavorare più ore del dovuto, senza ferie nè festività, con una paga concordata inferiore a quella contrattuale. Quando ha comunicato al titolare della fabbrica di voler lavorare solo per le ore effettivamente pagate, questi gli ha intimato di andare via dalla casa dove lo faceva abitare, con altri lavoratori, in cessione di fabbricato. Rashed quindi si è rivolto, denunciando la situazione, alla Filctem Cgil che a sua volta ha riportato quanto denunciato, facendo le dovute segnalazioni, agli organi competenti.

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