Isolotto, la madre dell'omicida-suicida: "Ingiustificabile, piango e basta"

Lo strazio della mamma di Mattia: "Era un bravo ragazzo, una persona perbene. Quello che ha fatto non ha giustificazioni"

Mattia Di Teodoro, 33 anni, domenica sera ha ucciso la sua ex moglie Michela Noli, di 31 anni, quindi si è tolto la vita accoltellandosi

Mattia Di Teodoro, 33 anni, domenica sera ha ucciso la sua ex moglie Michela Noli, di 31 anni, quindi si è tolto la vita accoltellandosi

Firenze, 18 maggio 2016 - Il volto scavato dalla sofferenza. Da ore trascorse a piangere, a disperarsi. A chiedersi perché suo figlio ha deciso di compiere un gesto tanto violento quanto assoluto. Un baratro di terrore dal quale, purtroppo, non potrà più tornare indietro. La madre di Mattia Di Teodoro, l’uomo che domenica notte ha prima ucciso la sua ex moglie, Michela Noli, per poi togliersi la vita, non riesce a darsi pace. Al dolore infinito di aver perso un figlio si unisce quello di vederlo associato a un assassino. «No, Mattia era un bravo ragazzo, una persona per bene. Il gesto che ha compiuto non ha giustificazioni. Sono due giorni che piango, non so cosa dire, davvero.

E’ UN DOLORE fortissimo, che ti lacera dall’interno e non ti abbandona mai. Nemmeno per un istante. Mattia aveva tanti amici che gli volevano bene, un gruppo che frequentava da tanti anni, fin dalle elementari. Ora mi scusi, ma non riesco davvero a dirle altro». La porta dall’appartamento della famiglia Di Teodoro, a pochi passi da Porta Romana, si chiude. Madre e figlio avevano un legame speciale. Lavoravano insieme, nella medesima casa editrice. Il padre è architetto e docente universitario. Mattia, prima di morire, ha lasciato un biglietto, in cui si scusava con i genitori di Michela e con i propri.

«MATTIA era un ragazzo mite e riservato, a volte soffriva di stati depressivi, ma di sicuro non era un uomo violento». Ha la voce rotta dall’emozione la vicina di casa: da anni conosceva la coppia. Vivevano nella stessa villetta rossa di via dei Massoni, una delle panoramiche più suggestive di Firenze. Sul campanello, nonostante la separazione, c’è ancora il doppio cognome Di Teodoro-Noli. L’ennesimo segno dello stato d’animo di Mattia. Quello di un uomo che non ha voluto accettare la fine della storia con lei, che non si è rassegnato e che deve aver perso la ragione quando ha scoperto che Michela aveva una nuova relazione.

«Probabilmente non era in grado di andare avanti, di rifarsi una vita. Parlava di continuo di lei, sempre al presente. Era convinto che, presto o tardi, l’avrebbe riconquistata. Come vicini erano persone affabili, gentili, educate. Mai una litigata a voce alta, mai un disturbo. Ora mi scusi, devo andare a dare una scatoletta al cane e ai 4 gatti. Mattia amava molto gli animali, li considerava parte della sua famiglia: dovremo trovare una nuova casa anche a loro».

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro