Omicidio Ashley, Cheik condannato a 30 anni / FOTO

L'accusa aveva chiesto l'ergastolo per il senegalese. I legali della ragazza uccisa: "Siamo soddisfatti perché chi si è macchiato del delitto è stato individuato in modo certo"

Cheik Diaw, condannato a 30 anni per l'omicidio di Ashley Olsen (foto Ansa)

Cheik Diaw, condannato a 30 anni per l'omicidio di Ashley Olsen (foto Ansa)

Firenze, 21 dicembre 2016 - I giudici della prima corte d'assise del processo Ashley Olsen hanno condannato a il 27enne Cheik Diaw a 30 anni di reclusione per l'omicidio della 35enne statunitense trovata morta nella sua abitazione di via Santa Monaca l'8 gennaio scorso. Per Cheik Diaw, unico imputato, dal pm Giovanni Solinas era  stato chiesto l'ergastolo. La corte non ha riconosciuto l'aggravante della crudeltà.

La 35enne americana fu trovata morta nel suo appartamento del centro storico fiorentino il 9 gennaio 2016. I giovani avevano trascorso la serata insieme, dopo essersi incontrati in un locale del centro. La giovane donna era stata prima colpita alla testa e poi strangolata. Presenti alla lettura della sentenza, i familiari di Ashley, la madre e il padre, e il fidanzato Federico, che trovo' il corpo senza vita della giovane donna la mattina del 9 gennaio.

La madre della giovane uccisa, ha esposto sul tavolo una foto della figlia, in una cornice bianca, con una rosa rossa posata accanto.

I legali di Cheik Diaw annunciano il ricorso in appello. "C'è da lavorare per l'appello - ha affermato Federico Bagattini, che difende il senegalese insieme al collega Antonio Voce -, dobbiamo essere più convincenti per arrivare a un'assoluzione". "Si tratta di una sentenza negativa per noi - ha proseguito Bagattini -, l'unica consolazione è che è stata esclusa l'aggravante della crudeltà. Abbiamo fatto bene a seguire il rito ordinario, la pena sarebbe stata identica nell'abbreviato". 

"La prima cosa che faremo è andare al cimitero sulla tomba di nostra figlia". Lo hanno dichiarato ai giornalisti i genitori di Ashley Olsen, subito dopo la lettura della sentenza. "Siamo molto tristi, Ashley ci ha lasciato un vuoto che ricordiamo ogni giorno" hanno aggiunto, per poi uscire dall'aula diretti al cimitero fiorentino di Soffiano dove è sepolta Ashley. Soddisfazione per la sentenza è stata espressa anche dai legali della famiglia Olsen: "In un momento come questo non possiamo certo dirci felici, ma siamo soddisfatti perché chi si è macchiato del delitto è stato individuato in modo certo", ha affermato l'avvocato Michele Capecchi.

Il fratello di Cheik Diaw ha detto "Sono convinto che mio fratello sia innocente al cento per cento, il colpevole è ancora fuori in giro».  "Non hanno cercato la verità ma la verità verrà fuori - ha dichiarato -, adesso andrò a trovare mio fratello in carcere, lo tranquillizzerò e gli dirò che gli avvocati stanno continuando a lavorare in vista dell'appello".

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