Firenze, l'omicidio di Ashley: confermati trent'anni in Cassazione per Cheik Diaw

Il terzo grado di giudizio per il caso che sconvolse la città

Ashley Olsen

Ashley Olsen

Firenze, 26 febbraio 2019 - La Corte di Cassazione ha respinto, giudicandolo inammissibile, il ricorso della difesa del senegalese Cheik Diaw confermando così nei suoi confronti la condanna in appello a 30 anni di reclusione per omicidio volontario della statunitense Ashley Olsen, trovata strangolata in casa il 9 gennaio 2016 a Firenze. Le motivazioni saranno disponibili tra non meno di trenta giorni.

Cheik Diaw pertanto resta in carcere. Attualmente il senegalese è detenuto nel penitenziario di San Gimignano (Siena). I suoi difensori, avvocato Antonio Voce e avvocato Federico Bagattini, avevano basato il ricorso su due aspetti principali, cioè la mancata perizia per stabilire l'esatto orario della morte e la richiesta di annullamento dell'aggravante della inferiorità fisica di Ashley Olsen rispetto al suo assassino. Ma la Cassazione non ha ammesso il ricorso.

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