Industriali, "Al sicuro solo con obbligo vaccinale"

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Firenze per l'assemblea provinciale degli industriali. Sulla Gkn: “Aspetto di verificare le tre proposte di reindustrializzazione”

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi (Ansa)

Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi (Ansa)

Firenze, 19 novembre 2021 - “Purtroppo abbiamo una recrudescenza dei numeri che non ci fa stare tranquilli. L'unica cosa che ci può mettere al sicuro è l'obbligo vaccinale: è un percorso su cui dobbiamo avere il coraggio di fare una riflessione seria". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Firenze all'assemblea di Confindustria Firenze. "Purtroppo i dati che arrivano dal nord Europa sono preoccupanti, dall'est Europa pure. Non non ci possiamo permettere di bloccarci, specie un'economia come la nostra, basata sulla trasformazione e quindi sull'export: quest'anno forse faremo il record di 500 miliardi", ha aggiunto il presidente degli industriali.

Gkn, no al 'mordi e fuggi' degli industriali

La filiera dll'automotive sta soffrendo moltissimo. Purtroppo – ha sottolineato Bonomi riferendosi alla vertenza Gkn – ci siamo fatti trovare impreparati rispetto a quelle che sono le contromisure. Che non sono il decreto anti delocalizzazione: gli industriali per primi non possono accettare chi fa il 'mordi e fuggi'". "Esiste un problema di competitività sia in Europa sia a livello internazionale, in un mercato che sta soffrendo. Occorre un ripensamento totale della filiera dell'automotive. Non è un problema solo di Gkn, è un problema di migliaia di imprese italiane medio-piccole che producono meccatronica, telai, scocche”, ha sottolineato.

A proposito invece delle tre proposte per la rindustrializzazione di Gkn, annunciate dalla proprietà, Bonomi ha detto: “Mi aspetto di poterle verificare e di avere un'attesa che verrà soddisfatta anche nella qualità delle proposte che arriveranno".

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“Segnali positivi” dalla manovra

“Abbiamo fatto alcuni rilievi su alcuni provvedimenti, non solo della legge di bilancio ma anche della delega fiscale”, e ci sono, ha commentato il presidente degli industriali, “segnali positivi che dimostrano che parlando insieme si riesce a migliorare quelli che sono i provvedimenti della legge di bilancio nell'interesse del Paese”.

“Ho accolto con favore – ha proseguito – l'osservazione del ministro Giorgetti, in particolare sul patent box, che ha detto che va rivisto perché così come è stato formulato sarebbe un grandissimo errore. Sul decreto legge Infrastrutture si è detto che si vuole intervenire per rimediare all'errore che si è fatto sulla parte dei trasporti eccezionali”.

“Impiegare le risorse del Pnrr per le filiere industriali”

Lo hanno fatto Germania e Francia e l'auspicio del presidente di Confindustria Bonomi è che anche l'Italia impieghi le risorse del Pnrr "nella salvaguardia delle filiere industriali strategiche del Paese”. Sulle tempistiche, ha aggiunto, "purtroppo sappiamo tutti quelli che sono i percorsi autorizzativi in Italia. E credo che la riforma messa in campo dal ministro Brunetta vada nella direzione della semplificazione". Oltre alle risorse, secondo Bonomi bisogna guardare anche alle riforme.

“Abbiamo di fronte una grande occasione, storica, cioè quella di fare le riforme che da 25-30 anni il Paese aspetta. Il Pnrr serve anche a questo. Sappiamo che ne dobbiamo fare 23 da qui alla fine dell'anno. Dobbiamo lavorare tutti insieme", la conclusione del presidente.