Green pass in tutti gli uffici pubblici, a Firenze via all’obbligo per 4mila dipendenti

Dal 15 si cambia. Certificato verde anche per i lavoratori dell’indotto. Unica eccezione i cittadini agli sportelli

Obbligo di Green pass da venerdì 15 per tutti i dipendenti pubblici

Obbligo di Green pass da venerdì 15 per tutti i dipendenti pubblici

Firenze, 12 ottobre 2021 - Green Pass obbligatorio nei posti di lavoro, cambia tutto anche nelle sedi e negli uffici comunali fiorentini. L’amministrazione ha predisposto le linee guida per l’applicazione, a partire da venerdì 15 ottobre, delle normative nazionali in materia di controllo del certificato verde, una mini rivoluzione che in città riguarderà circa 4mila dipendenti pubblici oltre a tutti i lavoratori dell’indotto (pulizie, ristorazione ecc...). 

Si tratta, spiegano da Palazzo Vecchio, di "misure coerenti con le anticipazioni delle linee guida del Dipartimento della funzione pubblica e che comunque potranno essere adeguate a eventuali modifiche al momento della pubblicazione definitiva". 

«Si è scelto di lavorare su linee proprie per anticipare la fase organizzativa dei controlli che è complessa - sottolinea l’assessore al personale Alessandro Martini -. Già nei giorni scorsi abbiamo informato direttori e sindacati degli aspetti fondamentali delle linee guida, e io stesso ho inviato una email ai dipendenti per comunicare loro l’imminente varo di queste misure. Sono fiducioso che i dipendenti senza green pass siano davvero in numero ridotto". 

Vediamo cosa cambia nel concreto da questo venerdì. Nelle linee guida vengono individuati coloro i quali dovranno verificare il possesso del Green pass (nella prima fase i dirigenti o loro delegati) e la modalità del controllo che in questa prima fase sarà a campione (il 20% dei dipendenti di ogni direzione ogni giorno). Sarà di fatto obbligatorio esibire il Green pass per accedere a tutte le sedi comunali, unica eccezione i cittadini che si devono recare agli sportelli (ad esempio non servirà per recarsi ad un ufficio anagrafe). Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, termine attuale di cessazione dello stato di emergenza, si applica oltre che al personale della pubblica amministrazione anche ai soggetti che svolgono la propria attività lavorativa o di formazione o volontariato presso le amministrazioni, anche sulla base di contratti esterni. Sono soggetti a obbligo anche i visitatori e le autorità politiche o i componenti delle giunte e delle assemblee che si rechino nelle sedi dell’amministrazioni per lo svolgimento di una attività propria o meno.

I dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia o di ristorazione, il personale delle imprese di manutenzione che accede alle infrastrutture, il personale addetto alla manutenzione e al rifornimento dei distributori automatici, quello chiamato anche occasionalmente per attività straordinarie, i consulenti e collaboratori, nonché i prestatori e i frequentatori di corsi di formazione, come pure i corrieri. I visitatori che dovessero accedere a qualunque altro titolo (ad esempio per lo svolgimento di una riunione, congresso o altro) dovranno, invece, essere muniti della certificazione verde ed esibirla su richiesta.  

I controlli sul personale, avverte Palazzo Vecchio, potranno avvenire all’ingresso o all’interno delle sedi del Comune. In caso di verifica all’ingresso il dipendente risultato non in possesso del Green pass viene invitato ad allontanarsi e non può entrare nella sede; viene considerato assente ingiustificato, non può svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile e scatta la decurtazione dello stipendio. In caso invece di un dipendente trovato all’interno della sede senza green pass, si aggiungono la trasmissione della violazione alla prefettura per la sanzione e l’avvio della procedura per il provvedimento disciplinare.