Fiorentina, stadio a Campi Bisenzio: svolta vicina

Nuovo sopralluogo della società viola. Vertice con i proprietari dei terreni

I terreni lungo via Allende che potrebbero ospitare il nuovo impianto (Germogli)

I terreni lungo via Allende che potrebbero ospitare il nuovo impianto (Germogli)

Campi Bisenzio, 29 maggio 2020 - Incontri , sopralluoghi, carte sul tavolo ma rigoroso silenzio. A Campi Bisenzio sono giornate concitate per il futuro della città che sembra sempre più vicina a ospitare il nuovo stadio della Fiorentina. La società gigliata avrebbe dato un accelerata alla pratica per stringere sulle possibilità di costruire un impianto metropolitano, fuori dai confini del comune di Firenze, in tempi rapidi e costi equilibrati. Negli ultimi giorni, infatti, si sono intensificati gli incontri con la famiglia Casini, proprietaria dei terreni lungo viale Allende, location dell’eventuale impianto sportivo.

L’ultimo colloquio proprio ieri mattina nella sede di Alma Spa, l’azienda leader mondiale nella fabbricazione moquette utilizzata per le cerimonie e manifestazioni di proprietà della famiglia Casini. Si racconta di una riunione cordiale e molto prolifica con tanto di accordo sul tavolo, pronto per essere firmato.

Carla Casini, la signora del "red carpet", nonché direttrice dell’azienda di famiglia, conferma l’incontro ma non i dettagli facendo sapere soltanto che "c’è ancora da lavorare". Contemporaneamente i vertici viola stanno continuando a tessere la tela dialogando con il primo cittadino di Campi, Emiliano Fossi, che però si cela dietro il "no comment" sul chiacchierato (ma non confermato) incontro con Joe Barone dei giorni scorsi. Una cosa è certa: il pragmatico direttore generale della Fiorentina e il sindaco Fossi sono in ottimi rapporti e il percorso di confronto non si è mai interrotto: il primo cittadino di Campi è stato "coraggioso" nel proporre qualcosa, sulla carta, realmente fattibile senza bandi, pesi e contrappesi. E questo la Fiorentina lo ha apprezzato fin dall’inizio. Così come apprezza i 38 ettari, valutati sui 5-6 milioni di euro, che partono da villa Montalvo e l’Asmana e si espande sul lato opposto di viale Allende: una distesa di terreni agricoli per i quali il Comune ha già fatto la co-pianificazione con la Regione per il cambio di destinazione d’uso da "parco urbano" ad "attrezzature di interesse metropolitano".

In uno degli ultimi incontri – prima dell’emergenza sanitaria - tra Fossi e i vertici gigliati, avvenuto nello studio fiorentino dell’architetto Casamonti, la discussione si era incontrata sui collegamenti, mobilità, infrastrutture e tempi che si aggirano tra i 12 e i 15 mesi dal momento della presentazione del progetto. Se da un lato la Fiorentina pensa a uno stadio coperto da circa 40mila posti, parcheggi da 7-10mila posti e un punto ricettivo commerciale, dall’altro vuole anche garanzie per ciò che riguarda proprio i collegamenti e la viabilità. E il Comune è pronto a ridisegnare la zona di viale Allende, così come a chiedere – ai vari tavoli – il prolungamento della tramvia T4 fino a villa Montalvo, il potenziamento dei collegamenti ferro-gomma e uno svincolo autostradale ad hoc. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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