Tutte le regole in attesa del nuovo Dpcm

Didattica in presenza dall’11 gennaio. Il direttore di Anci Toscana Simone Gheri: "L’obiettivo è far rientrare tutti in classe"

Dopo due giorni di zona gialla rafforzata, nel fine settimana saremo in «zona arancione»

Dopo due giorni di zona gialla rafforzata, nel fine settimana saremo in «zona arancione»

Firenze, 8 gennaio 2021 - «Concentrare gli sforzi per garantire il proseguimento dell’attività didattica e puntare a portare al 75% la ’presenza’ nelle scuole superiori". Simone Gheri, direttore di Anci Toscana, l’associazione che riunisce i Comuni della regione, fa il punto sulle priorità per i prossimi giorni. "Anche se i numeri registrati ultimamente sono rassicuranti – prosegue – non dobbiamo abbassare la guardia sul Covid-19. È importante continuare a osservare con grande attenzione le misure varate dal governo puntando al prossimo obbiettivo: far ripartire tutta la scuola. Possiamo dire che su materne, elementari e medie i comuni e il sistema scolastico hanno lavorato bene, tanto che nelle scuole non ci sono stati episodi significativi di contagio. A dimostrare l’efficacia delle misure prese, anche i numeri emersi dai tamponi fatti in classe, per esempio a Firenze. Ora l’11 gennaio bisogna ripartire anche alle superiori, con massima attenzione e impegno: non solo per non fermare più la didattica ma anche per incrementare quella in presenza, se possibile passando presto dal 50 al 75%. È fondamentale fare i test ai ragazzi ed essere pronti a una maggiore flessibilità, adattandoci, se necessario, anche a orari leggermente diversi rispetto al passato". Intanto, nei prossimi giorni, i toscani faranno i conti (salvo sorprese) con la zona "gialla rafforzata" e poi, nel week-end, con quella "arancione". Proprio con l’aiuto del direttore di Anci Toscana abbiamo risposto ad alcune domande arrivate in redazione su cosa si potrà e non si potrà fare.

1- Debutta la zona gialla «rafforzata». Quando scatta e cosa cambia

La zona gialla rafforzata è la misura «minima» stabilita per tutta Italia fino al 15 gennaio. Questo significa che se una regione mostra di avere dati peggiori (sulla base del monitoraggio sull’andamento epidemiologico di oggi) possono scattare arancione o rosso con ulteriori e più rigide restrizioni. A differenza della normale zona gialla, sono vietati gli spostamenti fra regioni. Per le scuole superiori didattica in presenza al 50% dall’11 gennaio. I locali chiudono alle 18; negozi aperti, ma chiusi musei, palestre, cinema,teatri 

2- Ristoranti. Servizio al tavolo consentito ma soltanto fino alle 18. Aperti per l’asporto fino alle 22

Se la zona gialla resiste, i ristoranti possono sperare di riaprire la sera con tutte le misure di distanziamento e di igienizzazione del caso? In base alla disposizione del Governo, dovranno chiudere alle 18, effettuando successivamente solo servizio da asporto fino alle 22 e le consegne a domicilio senza limiti di tempo. Fino alle 18 invece è possibile il servizio al tavolo per massimo 4 persone (aumentabili nel caso in cui si tratti di tutti familiari conviventi). Il 9 e 10 gennaio saremo in zona arancione e ristoranti non potranno fare servizio al tavolo neppure di giorno, ma solo asporto e consegne a domicilio con gli orari indicati sopra.

3 - Stop per palestre, musei e cinema. Fermi anche gli sport di contatto

Se lo chiedono in tanti: quando si tornerà a fare sport o a teatro? Ancora una volta occorre ribadire che, in base alle decisioni del Governo, in zona gialla (quindi almeno fino al prossimo 15 gennaio), rimangono chiuse piscine, palestre, teatri, cinema, musei e mostre. Sono ugualmente vietati gli sport di contatto, come il calcio. Sono invece consentite le attività nei centri sportivi e nei circoli all’aperto, sempre tenendo conto delle misure di sicurezza previste dai decreti e del necessario distanziamento.

4 - Spostamenti tra comuni

La norma rimane invariata: nel caso di comuni con meno di 5000 abitanti non valgono né i confini comunali né quelli regionali, ma ci si può muovere in un raggio di 30 km. Fanno eccezione i capoluoghi di provincia che non possono essere raggiunti partendo dai piccoli comuni, neppure se il confine rientra nel raggio indicato dei 30 km. Il principio della norma è quello di permettere ai residenti dei comuni più piccoli di trovare tutti i servizi necessari, spesso distribuiti su un territorio più ampio e quindi nei comuni vicini.

5 - Commercio. Come ci si regola per i negozi quando si può andare fuori comune

I negozi saranno sempre aperti sia nei giorni in zona «gialla rafforzata» sia nei giorni in «zona arancione» (9 e 10 gennaio). Fanno eccezione i centri commerciali che invece chiuderanno il 9 e 10 gennaio (tranne che per alimentari, farmacie, parafarmacie e edicole). Per varcare i confini comunali, non esistono problemi in zona gialla rafforzata, mentre il 9 e 10 gennaio si possono superare i confini comunali, se si cercano beni non reperibili nel proprio comune o se andare in un altro comune è indispensabile per trovare prezzi più vantaggiosi.

6 - Accompagnare qualcuno alla messa è considerato motivo di necessità. Ecco quando è consentito

 

Esiste anche il problema dell’autonomia di chi non ha la patente e vive in una zona isolata. Queste persone possono essere prelevate in auto e accompagnate ad attività consentite come assistere alla Messa? Sì, si può fare sia in zona gialla che in zona arancione (il 9 e 10 gennaio), ma rispettando le indicazioni previste per limitare il rischio di contagio da Covid-19 sedendo uno davanti, al posto guida, e l’altro sui sedili posteriori, dal lato apposto rispetto a quello di guida, entrambi con mascherina. Andare alla Messa rientra nei motivi di necessità che rendono possibile effettuare gli spostamenti. 

7 - Compleanni in casa e insieme a pochi amici. La legge non lo vieta ma attenzione al coprifuoco 

 

 

Si possono invitare gli amici a casa, per esempio per un compleanno? La legge non lo vieta, anche se il buonsenso sconsiglia di creare occasioni di contagio mettendo più persone insieme all’interno di spazi ristretti. Come già spiegato, il rientro al proprio domicilio deve però avvenire necessariamente prima del coprifuoco, che scatta alle 22. Si può infatti rientrare dopo le 22 solo per motivi di salute, lavoro e necessità. Nessun problema per la consegna a domicilio che resta sempre possibile senza limiti di orario. 

8 - Andare a cena dagli amici si può ma senza sforare gli orari

Resta valida la possibilità di andare a cena da amici ma gli spostamenti dopo le 22 sono ammessi solo per comprovati motivi di lavoro, salute o assoluta necessità. Quindi le cene da amici o parenti sono consentite, ma occorre rincasare entro quell’ora. In caso contrario scatta la sanzione. Gli spostamenti per visite a parenti e amici, in zona gialla, sono possibili anche fuori comune, restando in regione. In zona arancione sono possibili solo all’interno del proprio comune o nel raggio di 30 km per i piccoli comuni sotto 5mila abitanti. 

Guida a cura di Lisa Ciardi

 

 

 

 

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