Nuove location per Barbour e Pineider

Eva

Desiderio

Due marchi storici brillano a Firenze. Uno inglesissimo, l’altro italianissimo anche se porta un nome straniero. Parlo di Barbour e di Pineider che stanno tornando nell’olimpo dei negozi pregiati fiorentini. Il marchio di cerate e di abbigliamento nato a South Shields nel 1894 per vestire i marinai del mare del Nord e che ora è il preferito di giovani e meno giovani nel mondo sta per aprire in piazza de’ Rucellai, davanti al Palazzo, proprio dove era la boutique di Pineider, marchio del lusso che è sbarcato a Firenze nel 1774 per volontà di un artigiano d’elite come Francesco Pineider che arrivò in riva all’Arno dalla Val Gardena con la sua saggezza per le carte da lettere a mano e per le creazioni da scrivania. Ora Pineider con le sue carte da lettere famosissime, i suoi biglietti con la carta tagliata a mano, le stilografiche e la preziosa pelletteria dal 22 agosto si è trasferito in Lungarno Acciaioli, ai numeri 7276 rosso. "Una location speciale – racconta Giuseppe Rossi, direttore generale di Pineider che alcuni anni fa è stato acquisito dal Gruppo Rovagnati e che mantiene la manifattura a Vallina – specie ora che lungarno Acciaioli è diventato zona pedonale. Abbiamo tre magnifiche vetrine e il pubblico apprezza". In piazza Rucellai si lavora invece per l’apertura di Barbour da parte della società WP Lavori in Corso, di cui è presidente e amministratore delegato Cristina Calori che possiede anche lo store WP in via della Vigna. Una sorpresa passare davanti alle tre grandi vetrine e vedere il verde vedette del brand che veste da sempre, per le sue passeggiate coi suoi amatissimi cani a Balmoral, la Regina Elisabetta II come tutta la famiglia reale inglese. Già ci si immaginano entrare a boutique ultimata ragazze e ragazzi in cerca del modello Bedale o di quello Beaufort, magari accompagnati e consigliati dai genitori anch’essi addicted delle mitiche giacche. Barbour ha riviste linee e fit, specie per la collezione donna, ingentilendo i volumi ma mantenendo intatta quella qualità un po’ rude che fa un po’ snob e un po’ stile modaiolo.