Nuova pista, Sesto ribadisce le ragioni del no

Incontro pubblico alla biblioteca Ragionieri sul progetto per l’aeroporto Vespucci. L’ambiente, la viabilità e il modello di sviluppo

Migration

di Sandra Nistri

Il dibattito pubblico sul nuovo masterplan di Firenze ieri pomeriggio ha fatto tappa alla biblioteca Ragionieri di Sesto. Sede non casuale quella sestese visto che il Comune è fra quelli più interessati dagli effetti dell’aeroporto e, soprattutto, è da sempre sul fronte del no all’ampliamento dello scalo fiorentino, con ricorsi anche alla giustizia amministrativa.

A portare le ragioni dell’amministrazione sestese ieri, nell’incontro dedicato al tema dell’accessibilità e dell’inclusione sociale, è stata l’assessore alle politiche sociali Camilla Sanquerin: "I motivi della nostra contrarietà all’ipotesi nuova pista – ha detto – sono sempre stati espressi con chiarezza fin dall’inizio per arrivare al pronunciamento di pochi giorni fa in consiglio comunale mentre quelle del sì, di solito, si limitano all’approccio delle magnifiche sorti e progressive. Il nostro no si basa essenzialmente su quattro ragioni: la nuova pista compromette in maniera irreversibile il parco della Piana, determina uno stravolgimento delle infrastrutture e dell’assetto idrogeologico di quell’area, separa la città con una cesura fra la zona residenziale e produttiva, e compromette lo sviluppo del polo scientifico universitario. Il progetto poi non ci piace perché disegna un modello di sviluppo che non ci convince che vede al centro, come elemento determinante, il turismo di massa".

Sempre in chiave ‘sestese’ ieri è stato affrontato dai tecnici di Toscana Aeroporti anche il nodo degli impatti sulla viabilità del nuovo aeroporto, con un focus particolare sulla questione di via dell’Osmannoro: rispetto al vecchio masterplan che imponeva un allungamento del percorso di 2490 metri rispetto alla situazione attuale per la necessaria ‘circumnavigazione’ della pista, ora è previsto il sottoattraversamento con un sottopasso di 410 metri di lunghezza e profondità di otto rispetto al piano di campagna, che porterà a un allungamento del percorso per gli automobilisti di circa 425 metri. Un tratto in più che non dovrebbe comportare un aumento dei tempi visto che, con la nuova conformazione della strada e l’eliminazione degli attraversamenti a raso, sarà alzato il limite di velocità.

Sulla scelta ha espresso qualche riserva il professor Francesco Alberti dell’Università di Firenze che ha parlato di una "soluzione problematica che preclude il collegamento pedociclabile tra Sesto e Osmannoro ma anche fra Quaracchi e Brozzi e il polo scientifico". Fondamentali, in chiave di accessibilità legata ai trasporti, saranno poi i lavori per il potenziamento dello svincolo di Peretola e lo sviluppo della tramvia con la futura linea che collegherà Sesto: anche oggi, comunque, il 60% degli accessi all’aeroporto per le partenze o il ritorno a casa dopo gli arrivi avviene in tramvia.

Per quanto riguarda l’accessibilità interna il progetto del nuovo aeroporto prevede, oltre al completo abbattimento delle barriere architettoniche, una serie di soluzioni pensata anche per consentire ai disabili di muoversi in maniera autonoma: ci sarà ad esempio una sala amica che accoglierà persone autistiche, ma non solo. Previste poi aree riservate a donne per l’allattamento, family room con servizi igienici particolari per genitori che viaggiano con bambini e, sul piano dell’inclusione religiosa, uno spazio ecumenico multiculto per i passeggeri.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro