Nuova chiesa del Campone, la bufera non si placa

Continua il botta e risposta tra parrocchia e Quartiere da un lato e comitato Area verde San Lorenzo a Greve dall’altro, per la realizzazione della nuova chiesa sul giardino del Campone a fianco della Coop. "Abbiamo parlato fin dall’inizio con i responsabili del comitato – aveva detto mercoledì il parroco don Marco Cioni a La Nazione online – Ma la loro posizione non è disponibile alla mediazione . La loro proposta è irrealizzabile: non c’è alcuna altra area dove sia fattibile la chiesa, abbiamo sondato per anni ogni possibilità". Il parroco, similmente a quanto già esplicato il giorno precedente dal presidente di Commissione territorio in Q4 Andrea Perini sottolineava come il verde non si perderà, anzi, aumenterà: "Il Comune ha dato alla parrocchia 4.843 metri quadri su 15.031 totali del Campone, in cambio di 3.630 adiacenti. Ma di quei 4.843, solo 2.500 saranno edificabili: il verde aumenta quindi di 1.130 metri quadri solo in questa zona..".

"I 5mila metri ceduti alla Diocesi – replica il comitato – non saranno più un’area pubblica ma privata, oltre all’edificio di culto servirà altro terreno per i parcheggi e le strutture per l’attività ludiche e ricreative. Il parroco dimentica che a Ponte a Greve il verde, nel corso di questi 20 anni, è più che dimezzato, mentre traffico, isole di calore e inquinamento sono in costante crescita. Già ora l’inquinamento dell’aria supera di tre volte i limiti consentiti ed è destinato a crescere con l’urbanizzazione ai Lupi di Toscana ed ex Sansoni. Gli abitanti avranno circa 25mila metri di verde in meno rispetto al 2000: nonostante le normative nazionali indichino almeno 9 metri quadri di verde per abitante nella nostra zona ci fermiamo a soli 3,3 metri quadri.Smettiamo di fare polemiche artificiose e lavoriamo per una soluzione condivisa. Siamo ancora in tempo".

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