Nudi proibiti, l’ira di Zeffirelli: "Strano svegliarsi 50 anni dopo"

Il figlio del regista contro i due attori: "Debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film"

di Olga Mugnaini

 

Nel lungo viaggio delle meraviglie, in mezzo a oltre trecento opere di Franco Zeffirelli, tra bozzetti di scena, disegni, figurini e costumi, ecco anche le foto dello “scandalo“ rimbalzato da Hollywood fino a Firenze.

La fondazione in piazza San Firenze, che riunisce l’immenso patrimonio che Zeffirelli ha realizzato e collezionato sin dai primi esordi, conserva anche immagini delle star sul set del film premio Oscar ‘Romeo e Giulietta’ del 1968 e ora “incriminato“, per i presunti “abusi sessuali” a causa di una scena di nudo con Leonard Whiting e Olivia Hussey, all’epoca adolescenti.

Da qui la citazione in giudizio della Paramount Pictures, con la motivazione che il regista avrebbe incoraggiato i due attori a girare quelle scene peccaminose.

Sulla vicenda è intervenuto Pippo Zeffirelli, che della Fondazione ne è il presidente, e che proprio quest’anno celebrerà il centenario della nascita del grande regista, con un ricco calendario di iniziative: "La scena d’amore in “Romeo e Giulietta” è quanto di più lontano dalla pornografia si possa immaginare - afferma –. Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più e più volte si pronunciò contro la pornografia. Le immagini di nudo nel film esprimono la bellezza, il trasporto, direi persino il candore della donazione reciproca e non contengono alcun sentimento morboso. Credo anche che i due produttori del film, John Brabourne e Anthony Haveclock-Allan, avranno avuto una liberatoria dai loro genitori prima di girare la scena in questione". La tardiva denuncia dei due attori oggi settantenni, porta con sé la richiesta di risarcimento per 500 milioni di dollari alla Paramount Pictures.

"E’ imbarazzante sentire che oggi, a cinquantacinque anni di distanza dalle riprese, due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film - prosegue Pippo Zeffirelli – si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale. La forza del film è proprio un’alta visione artistica sull’amore, celebrata già all’uscita del film, dagli anni Sessanta e che continua fino ad oggi, in tutto il mondo: nudo che poi è solo apparente, da considerarsi semplicemente come forma d’arte".

Si ricorda anche che in seguito Olivia Hussey ha lavorato ancora col maestro, interpretando mirabilmente Maria nel Gesù di Nazareth. Leonard Whiting è perfino venuto a Firenze per le esequie di Zeffirelli, portando la sua testimonianza al Memorial tenuto a Londra nel febbraio 2020.

"Detto questo - conclude il presidente –, per il 12 febbraio noi come Fondazione siamo in piena organizzazione dei festeggiamenti per il centenario dalla nascita del Maestro. Aggiungo solo che di una polemica simile e tardiva che sa tanto di acchiappasoldi, se ne poteva fare benissimo a meno".

 

 

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