Nove eccellenze per i Fiorini d’oro

Da Andrea Ceccherini ad Artusi, da Mancusi ad Acidini: il sindaco consegna la principale onorificenza della città

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FIRENZE

Se fosse stato un comunicato stampa per promuovere l’evento avremmo dovuto scrivere che si è svolto in una ’splendida location’, quella del Forte Belvedere. Due parole abusatissime che a volte si usano anche quando la location tanto splendida non è. Stavolta però ci sta, perché al Forte Belvedere c’è aria di magia, per i 9 Fiorini d’oro e siamo a poche ore da San Giovanni, patrono della città. Così i fortunati che hanno assistito alla cerimonia di premiazione – fortunati anche perché sono arrivati sani e salvi, dopo aver salito tutti i 19483774 gradini, con una temperatura da Inferno di Dante – si sono emozionati a vedere chi fa del bene a Firenze.

Nove i premiati (dal sindaco Dario Nardella e con l’ausilio di Gianfranco Monti, parecchio in forma): l’Associazione Cattolica internazionale a servizio della giovane Firenze (Acisjf), l’Istituto geografico militare, il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, la storica dell’arte Cristina Acidini, l’esperto di storia cittadina Luciano Artusi, Andrea Ceccherini per l’Osservatorio permanente giovani editori, la Confederazione Misericordie d’Italia, la Moleria Locchi e Lorenzo Simonelli di Baker Hughes (per un’indisposizione del prefetto Lamberto Giannini non è stato possibile conferire il Fiorino alla Polizia di Stato). E deve essere un bel piacere ricevere questo riconoscimento.

Andrea Ceccherini ha detto che "questo premio è da condividere con tutta la squadra dell’Osservatorio giovani editori. Da soli si può andare più veloce ma è solo insieme che si va più lontano. Noi dobbiamo alla città più di quanto oggi non si possa immaginare". "Questi Fiorini, consegnati alla vigilia delle celebrazioni di San Giovanni riprese dopo la pandemia, sono un inno alla creatività, alla vivacità, alla solidarietà, all’operosità, alla libertà – ha spiegato Nardella –. Donne e uomini, servitori dello Stato e imprenditori, intellettuali e artigiani: sono volti veri e grandi della città e sono loro a farne davvero una realtà unica al mondo, sono un ‘capitale umano’ senza confronti".

Niccolò Gramigni

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