"Non ho comprato la macchina nuova a vostre spese"

La difesa di Malika dopo la fotografia a bordo della Mercedes "Mi serve per gli spostamenti". E poi pubblica i suoi rendiconti

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Malika Chalhy la 22enne rifiutata dalla famiglia per la sua omosessualità, al centro di una nuova bufera.

CASTELFIORENTINO

Ha fotografato i bonifici e le donazioni. Ha reso conto delle spese per l’avvocato, per la psicologa e anche quelle per l’affitto. Come a dire: ecco qui, non ho niente da nascondere. Un gesto di autodifesa dopo le critiche ricevute per quella foto che la ritrae alla guida di una Mercedes, comprata con i soldi raccolti grazie alla ’colletta’ da 140mila euro alla quale hanno contribuito migliaia di donatori da tutta Italia. Malika Chalhy, la 22enne di Castelfiorentino cacciata di casa dopo aver confessato di amare un’altra ragazza, ha affidato ai social il suo sfogo, attraverso una sorta di operazione trasparenza con la quale ha reso pubbliche le donazioni effettuate di recente.

Dai 5mila euro per l’associazione a nome di Nadia Toffa, ai 5mila per il Centro Aiuto Donna Lilith di Castelfiorentino, fino ai 600 euro per Luana D’Orazio, la ragazza morta in fabbrica a Montemurlo. "Gli articoli che sono uscite tra ieri e oggi mi hanno fatto star male perché ricchi di cose non vere e raccontate male, forse con lo scopo di farmi sembrare la persona che non sono", ha scritto Malika in un lungo post su Instagram mentre sulle storie pubblicava tutti i bonifici in uscita. "Non ho comprato un’auto di lusso a vostre spese - assicura Malika - Sono arrivata a Milano per ricostruire la mia vita al sicuro e lontano da chi mi ha messo paura, e non avendo l’auto di cui necessitavo per gli impegni sociali e ormai lavorativi ne ho presa una di seconda mano dando in permuta la mia, che ormai camminava a fatica". Un’auto che sarebbe costata 17mila euro. "Sì, quell’auto è una Mercedes - continua la ragazza nel suo lungo post - un’auto che mi permette di non restare a piedi in questi viaggi".

Malika racconta anche dei progetti per il futuro: "Oggi grazie a voi sto bene, perché sto cercando lavoro per partire dalla base che mi avete regalato, e quest’auto fa parte della ricostruzione della mia vita. Da oggi voglio mostrarvi la persona che sono senza filtri mediatici". E intanto sulle storie di Instagram ecco comparire gli screenshot dei bonifici con cui Malika ha fatto beneficenza. La data delle operazioni è spesso oscurata, in alcuni casi anche gli importi. Ma è la sostanza che conta. E in serata arriva anche il ringraziamento del centro Lilith: "Oggi (ieri, ndr) abbiamo ricevuto la donazione, i 5mila euro saranno impiegati nei diversi percorsi che il centro antiviolenza porta avanti nel sostegno a donne e minori vittime di violenza".

Alessandro Pistolesi

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