Lloret de Mar in silenzio per ricordare Niccolò. Sul web l’urlo della sorella: "Giustizia"

La petizione lanciata su change.org raccoglie oltre 1.300 firme in poche ore. Scandicci vorrebbe costituirsi parte civile

Niccolò Ciatti

Niccolò Ciatti

Firenze, 15 agosto 2017 - Discoteca chiusa e un minuto di silenzio ieri a mezzogiorno di fronte al municipio di Lloret de Mar dove si sono radunate quasi 200 persone per ricordare Niccolò. È l’alba del giorno dopo di Lloret. A 48 ore dal massacro avvenuto nella capitale della vita notturna a 70 chilometri da Barcellona in Costa Brava, dove sabato Niccolò Ciatti è stato pestato a morte. Il Comune di Lloret infatti ha già annunciato di volersi costituire parte civile nel processo per la morte del 22enne di Scandicci. I rappresentanti del Comune, responsabili del locale e i Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma catalana, si sono riuniti per accertare se siano stati rispettati i protocolli di sicurezza. La discoteca, il St.Trop’s resterà chiusa nei prossimi giorni per consentire i rilievi agli investigatori.

Un gesto di vicinanza è arrivato ieri anche dal sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, che ha dato mandato agli avvocati del Comune di studiare se esistano gli estremi affinché i danni siano risarciti anche alla comunità scandiccese. "Mi è stato risposto - spiega - che si tratta di un’ipotesi molto remota. Ma chi ha ucciso Niccolò ha privato la nostra comunità di un suo abitante. Il significato del nostro gesto è questo".

Lo stesso cordoglio è stato espresso dal primo cittadino Dario Nardella, in veste di sindaco della Metrocittà. "Nardella - aggiunge Fallani - ha parlato col ministro Alfano e io ho sentito la sottosegretaria Maria Elena Boschi, il Governo sta gestendo la cosa con l’ambasciata sia per il rimpatrio della salma che per chiedere indagini che facciano chiarezza sulla vicenda".

Quanto al rimpatrio della salma, che sarà possibile solo dopo il via libera delle autorità spagnole "il Comune è pronto a fare tutti gli atti per agevolare le necessità di rito". ha spiegato Fallani. "Si tratta di una vicenda terribile - ha commentato ancora - che ci ha toccato tutti".

Dolore espresso anche dalla sorellina di Niccolò, Sara, che sul sito Change.org ha dato il via a una petizione per chiedere giustizia che è stata firmata da oltre 1.300 persone in poche ore. "Perché non è possibile – scrive – che un ragazzo muoia in discoteca".

Mercoledì il sindaco di Scandicci incontrerà i familiari di Niccolò di ritorno in Italia. Nei prossimi giorni in Spagna sarà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane mentre il rimpatrio della salma potrebbe avvenire fra venerdì e lunedì prossimo.

cla.cap

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