Firenze, 23 dicembre 2022 - Insalate di mare, pesci da fare arrosto, gamberoni per la vigilia di Natale. Mentre per il pranzo del 25 in pole position troviamo il cappone. Sono ore frenetiche al mercato centrale di Firenze. Tantissimi i fiorentini (ma non mancano neppure gli stranieri) alle prese con la spesa per i menu di Natale. Ma partiamo dalla cena del 24, a base di pesce, secondo la tradizione. “Su consiglio del nostro pescivendolo di fiducia abbiamo comprato ricciola e palombo”, sorride Aldo Migliorini, venuto al mercato con la moglie. Stefano Dolfi, dell’omonima pescheria, è soddisfatto: “In questi ultimi giorni non stiamo sentendo la crisi. Le persone quando si parla del Natale non vogliono rinunciare alla tradizione. Ecco che stiamo vendendo molto le insalate di mare, i pesci da fare arrosto ed i gamberoni. Qualcuno ci chiede gli scampi da fare alla griglia. Nulla da fare invece per l’aragosta, che ha raggiunto cifre da capogiro: oltre 200 euro al chilo. Veramente impossibile”. Voilà le orate ad offerta, le spigole, i naselli. E poi i polpi veraci ed i moscardini. “Abbiamo un’offerta per tutte le tasche”, dice Dolfi. La signora Pia Marsilio arriva dalla Sicilia. “Sono venuta da mia figlia ed a tavola porterò i sapori siciliani - ci racconta -. Cosa preparerò? Baccalà fritto, da cucinare in due diversi modi”. Tra i banchi incontriamo anche Martino Barcia: “Mi attende il cappone ripieno con castagne e salsiccia. Lo cucina mia madre che, ad 86 anni, è ancora la regina dei fornelli”. Dal pesce alla carne, tra “maiale, spezzatino e bollito”. Scontrino medio? 60 euro, calcola Fabrizio Carniani. “Il re delle feste di Natale è il cappone - aggiunge Emanuele Bacci -. Purtroppo il suo costo è aumentato del 30-40%, ma le persone non ci rinunciano. Ancora, vendiamo bene polli ripieni e faraone”. Un salto al banco della frutta secca e poi un tuffo nei dolci più golosi, tra pandori e panettoni dai gusti più svariati, per aggiungere sfizio a sfizio. “Tra il panettone ed il pandoro vince il primo proprio perché viene farcito in mille modi, tra pistacchio, cioccolato bianco, fichi e molto altro ancora - dice Francesca Zizzamia -. Il panettone, è vero, costa qualche euro in più al chilo. Ma ne vendiamo sempre tanto. In generale, comunque, noi non abbiamo ritoccato all’insù il listino”.