Musei aperti per Natale, Sgarbi plaude a Nardella

Ma il sottosegretario è dispiaciuto per la chiusura degli Uffizi. Per il critico d’arte "aprire al pomeriggio sarebbe stato un bel gesto"

Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura, con il sindaco Nardella

Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura, con il sindaco Nardella

Firenze, 20 dicembre 2022 - La questione dell’apertura natalizia dei musei diventa un caso politico. Il sindaco Dario Nardella ha allungato il passo decidendo di aprire per la prima volta nella sua storia il museo di Palazzo Vecchio anche il 25 dicembre. Una decisione comunicata un un po’ tardivamente che ha suscitato la reazione dei lavoratori della cooperativa Rear e dell’associazione Muse per i quali non è stata prevista la volontarietà concessa ai dipendenti del Comune. Ma ieri è stato poi trovato un accordo dalla vicesindaca Simona Bettini che ha incontrato sindacati e aziende.

Tutto bene qual che finisce bene? Insomma. Perché al sottosegretario del ministero della Cultura Vittorio Sgarbi è rimasto di traverso il fatto che non si sia riusciti a trovare un accordo per l’apertura, almeno simbolica, per le Gallerie degli Uffizi, il museo più importante e rappresentativo d’Italia.

"Ha fatto benissimo Nardella a dare un segnale, cosa che ha fatto anche il ministro Sangiuliano con l’accordo che prevede aperture straordinarie dei musei statali lungo tutte le festività – incalza Sgarbi – Il problema è che Palazzo Vecchio a Natale sarà aperto e gli Uffizi che sono lì a un passo saranno chiusi".

Sgarbi racconta di aver fatto pressione sul ministro Sangiuliano, perché se è vero che Natale è un giorno speciale, sono ormai tantissime le attività che non si fermano, dagli ospedali al commercio alla ristorazione, solo per citarne alcune.

Giusto o sbagliato? "Avevo proposto un calendario intelligente, che potesse lasciare aperti i musei solo la mattina della vigilia e in previsione di un’apertura straordinaria nel pomeriggio di Natale". Saranno tantissimi i visitatori che affolleranno Firenze, i tempi cambiano e dopo la pandemia c’è più voglia di prima di muoversi e di conoscere, un segnale che va assecondato.

"Non voglio fare polemica né litigare con nessuno, ma tenere chiuso il museo più importante d’Italia nel giorno di Natale trovo che sia davvero uno spregio per l’arte".

D’altra parte dagli Uffizi fanno sapere che il loro calendario prevede il massimo delle aperture consentite dal contratto di lavoro e dall’accordo che il ministro Sangiuliano ha fatto con i sindacati. E che, quindi, anche volendo e trovando il personale disponibile, non sarebbe stato possibile neppure un’apertura simbolica.

"Credo che un sistema si possa trovare – dice il sottosegreatrio Sgarbi – E devo dire che Nardella è stato veramente bravo: ha seguito esattamente il calendario che avevo proposto".

Alla fine gli Uffizi dunque resteranno chiusi il giorno di Natale. Ma stavolta Ettore Sangiuliano non se la potrà prendere con il direttore Eike Schmidt come accadde il 31 ottobre quando il ministro s’infuriò per la chiusura settimanale rispettata nel Ponte di Ognissanti.

 

 

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